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Roma-Manchester City 6-7 d.t.r. - Top & Flop

di Luca d'Alessandro

TOP

MIRALEM PJANIC – Al di là del gol stupendo per potenza e precisione, soprattutto nel primo tempo è di un paio di spanne sopra tutti gli altri. Solo David Silva riesce con giocate eccezionali a tenergli testa. Pressa, imposta, ci delizia con 1-2 e veroniche in mezzo al campo.

ADEM LJAJIC – Il suo destino sarà sempre quello di essere criticato e giudicato con una sorta di pregiudizio negativo, ma il ragazzo ha i colpi del campione. Entra in campo nel secondo tempo e spazia su tutto il fronte dell’attacco, giocando anche esterno sinistro in un 4-4-2 reinventato da Garcia. Serve un paio di assist non sfruttati da Destro, prima di mostrare le sue doti balistiche sul calcio di punizione che regala il 2-2 alla Roma e con il cucchiaio con cui trasforma il secondo rigore.

DOPPIO RECUPERO – Due volte in svantaggio per due errori individuali, la Roma ha avuto la forza di reagire sempre e riuscire a rimettere in piedi la partita, dimostrando di non voler perdere anche in amichevole.

FLOP

ROMAGNOLI – La sua valutazione di mercato ai più sembra essere eccessiva, molti si domandano come mai la Roma abbia rifiutato i 25 milioni di euro che il Milan ha messo sul piatto per lui. Fatto sta che, tornato abile a arruolabile Garcia lo lancia titolare e dopo 3’ commette un grave errore nell’applicazione del fuorigioco, facendo sì che Sterling possa battere indisturbato De Sanctis.

COLE – “Ashley mi è piaciuto nel suo ruolo, abbiamo ritrovato il grande Ashley Cole, quello di Manchester dello scorso anno”, queste le parole di Garcia al termine della gara contro il Real Madrid. Purtroppo per il mister e per tutti i tifosi giallorossi, Cole lo ha subito smentito con un errore abbastanza pacchiano che ha dato il via al secondo gol del Manchester City.

SQUADRA TROPPO BASSA – La squadra soprattutto nel primo tempo ha subito troppo gli avversari. Nonostante il tecnico predichi un pressing più alto ai suoi, c’è la tendenza ad abbassarsi troppo e difendere al limite della propria area di rigore, concedendo campo agli avversari.

KILLER INSTINCT – È quello che manca in questo momento agli attaccanti della Roma. Nel primo tempo Totti e Gervinho si son fatti anticipare sul più bello da Kompany e Mangala, nel secondo tempo è successo a Mattia Destro e quando Doumbia ha avuto l’occasione di chiudere il match, ha scelto la soluzione del cucchiao fallendo grossolanamente.


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