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Roma-Napoli 1-0 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

TOP

FATTORE TOTTI – Lo avevamo scritto nell’editoriale prima del match contro il Napoli, ma come si dice repetita iuvant: “(…) Dicesi fattore Totti quel qualcosa che riesce ad accendere l’entusiasmo dei tifosi presenti sugli spalti facendo sì da rendere l’Olimpico incandescente; quella sicurezza trasmessa ai propri compagni di squadra galvanizzati e fiduciosi perché in qualsiasi momento sai che dando la palla a lui, può inventarti la giocata; quel timore instaurato negli avversari nel momento stesso in cui lo vedono a bordocampo pronto a subentrare (…)”. A fine gara è lo stesso Spalletti a fissare il concetto: “Totti? Fa comodo anche 15 o 20 minuti, è sempre fortissimo a ribaltare l'azione e si porta l'entusiasmo dei tifosi, lo restituisce alla squadra e dà un contributo importante”.

A MANO APERTA – Nel primo tempo è la manona di Szczesny a tenere in gioco la Roma sulla conclusione mancina di Higuain. In uscita alta deve ancora migliorare, ma è “matto” abbastanza, come ogni portiere che si rispetti, nel buttarsi sui piedi degli avversari per proteggere a ogni costo la propria porta. Nel secondo tempo si ripete, salvando poi di piede in corner. Né all’andata, né al ritorno il Napoli è stato capace di trafiggere la porta giallorossa.

RUDI ALLA METÀ – Fuori Manolas reso cieco a un occhio da Higuain. Fuori Florenzi. È Antonio Rüdiger a dover rimboccarsi le maniche, e guidare la difesa rattoppata da Zukanovic e Maicon, e a dover fermare il numero 9 napoletano. Il miracolo, vale quanto un gol, però lo compie su Hamsik. Il capitano avversario è pronto a ribadire nella porta sguarnita della Roma la respinta di Szczesny e lui in spaccata, in un intervento alla disperata, uno di tackle che se stai giocando tra amici ti senti dire “da quant’è che non ti tagli le unghie”, salva capre, cavoli e la speranza nel secondo tempo.

…E NON FINISCE QUI – Prima con il Torino, poi con il Napoli. Questa Roma ci crede fino alla fine, arrivando a ottenere i tre punti anche quando le gambe (è evidente un calo) non girano più come prima. -2 dal secondo posto, 9 punti in palio. Genoa, Chievo, Milan da affrontare per i giallorossi, Atalanta, Torino e Frosinone gli avversari del Napoli…

 

FLOP

FONDO DEL BARILE – Si è spinto troppo per ottenere le 8 vittorie consecutive e ora si sta pagando dazio. Dopo il derby il gioco della Roma ne ha risentito tanto da affidarsi sempre più alle giocate dei singoli che alla manovra corale.

TERRA DI NESSUNO – Il centrocampo della Roma. Nainggolan è più un attaccante in un 4-2-4, con lui e Perotti trequartisti centrali. Pjanic e Keita si ritrovano senza uomo di rottura e il risultato è una terra di nessuno dove i giocatori del Napoli in possesso palla hanno a disposizione una trentina di metri fino all’area di rigore romanista.

HIGUAIN CHI? – Dopo lo sconto di una delle quattro giornate di squalifica commutategli dal Giudice Sportivo doveva essere l’uomo che avrebbe dovuto regalare il secondo posto al Napoli e invece, nella gara più importante di questo fine stagione, si fa ipnotizzare da Szczesny e si fa vedere per un colpo in faccia a Manolas che costringe il difensore greco a lasciare il campo. Con la Roma il suo score rimane a 0, tra andata e ritorno, in campionato.

 

 

 

 

 


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