Roma-Pescara 3-2 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
BRUTTI E VINCENTI – Fosse stata una partita della Juventus, si farebbero i complimenti per l'ennesima prova di mentalità vincente dei bianconeri: partita sofferta, ma 3 punti portati a casa e in più in classifica. Per una volta alla Roma riesce di essere brutta, rischiare il dramma sportivo, ma sorridere alla fine dei 90 minuti.
EAST 17 – “It's Alright”. Parole e musica di Edin Dzeko. Il bomber dell'est è inarrestabile ormai. Dopo la tripletta segnata appena lo scorso giovedì, impiega appena 10 minuti per segnarne altri due. Quarta doppietta in Serie A, quinta stagionale. La Roma finché si aggrappa a Dzeko è una squadra, quando non riesce più a servire il suo numero 9 subisce il ritorno degli avversari e diventa imprevedibile in avanti. Ormai leader sia in campo (17 gol su 20 partite in stagione) che davanti ai microfoni: “Se giochiamo così il derby non lo vinciamo”.
TIRATORE SCELTO – Cambia la rincorsa ma il risultato è lo stesso: portiere da una parte, portiere dall'altra. Diego Perotti si conferma un cecchino dagli 11 metri.
WOJCIECH-MAN - “Ci alleniamo per fare due parate a partita”. Parola di Alisson in settimana. Magari... Serve un Szczesny in versione supereroe per evitare il pareggio del Pescara in più di un'occasione.
1-2 CON L'ARBITRO – Siparietto top tra Salah e l'arbitro Irrati. L'egiziano, per lanciarsi in contropiede, si cimenta in un triangolo con il giudice di gara.
FLOP
PARTITE SEMPRE APERTE – Con la Roma non si ha mai l'impressione che la gara sia chiusa. Contro il Pescara si è rischiato un Austria Vienna bis. Il leitmotiv è sempre lo stesso: la squadra passa in vantaggio, molto spesso in doppio vantaggio, non chiude il match, subisce il gol degli avversari, subentra la paura, smette di giocare e rischia la rimonta.
TERRA DI NESSUNO – I problemi del centrocampo giallorosso sono la questione più importante da risolvere al momento. Nainggolan non è sereno, Strootman fuori forma, De Rossi ha bisogno di rifiatare dopo tot partite, Paredes è acciaccato e si deve ancora formare, Gerson non è pronto. Se il reparto di mediana non fa filtro, la difesa si trova scoperta e l'attacco risulta scollato dal resto della squadra. Il secondo tempo del match contro il Pescara, e il gol di Caprari sono l'emblema di questa terra di nessuno (degli avversari) che si viene a creare da questa spaccatura tra i reparti.
DIFESA ANNEBBIATA – Ok che nel secondo tempo, all'Olimpico, è scesa una nebbia insolita da queste parti, ma il campanello d'allarme per la difesa giallorossa era suonato già nel primo tempo. Troppe distrazioni, e linea difensiva troppo bassa. I bianco-blu abruzzesi non sono i bianco-blu dell'altra sponda del Tevere. Che serva da monito...