Roma-PSG 4-6 d.t.r. - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
LAVORO PINZOLO - Il primo dato che emerge dal match è la differenza di passo e di movimenti tra chi ha avuto la possibilità di lavorare con Di Francesco in Val Rendena e chi no. Se la squadra è girata meglio in campo con alcuni Primavera che con i titolari, fa ben sperare in ottica campionato.
REAZIONE - Amichevole sì, ma nessuno ci sta a perdere (basta vedere la disperazione di Gerson dopo il rigore fallito). Dopo un primo tempo in cui la Roma ha fatto da sparring partner al PSG, nel secondo tempo la squadra è padrona in campo per gran parte della frazione, fino a qualche disattenzione finale.
PERSONALITÀ - Sbaglia parecchi appoggi e qualche volta perde palla per il voler strafare quando ancora le gambe sono pesanti, ma l'esordio di Pellegrini, nella sua avventura 2.0 con la Roma, è quasi da veterano. Conosce meglio di tutti gli schemi del mister e non ha timore a prendersi la responsabilità di andare a calciare le punizioni. Da una di queste scaturisce la miglior occasione del primo tempo dei giallorossi.
SEGNA ANCORA LUI - Gol vittoria contro lo Slovacko, trasforma il field goal con la palla ovale, trafigge il portiere del PSG con un potente sinistro. 2 reti in 3 partite il bottino di Umar Sadiq, il più in palla contro i parigini. Oltre al gol, gli viene negato un netto calcio di rigore.
CONTAGIRI - L'assist di Gerson per il gol del momentaneo pareggio della Roma è uno di quei gesti tecnici che tutti si aspettano dal brasiliano.
FLOP
0 TIRI IN PORTA - Il dato più sconcertante del primo tempo. Ok la preparazione, ma da qui al nulla dal punto di vista offensivo ce ne passa.
TORELLO - Quando il pressing viene fatto coi tempi sbagliati il rischio è quello di essere messi in mezzo. L'esempio di ciò è la partita di Iturbe. Il numero 11 giallorosso ha voglia di mettersi in mostra, finisce però con il fare un lavoro atletico extra (non un male visto il periodo)
AMNESIE DIFENSIVE - Sul gol di Marquinhos si protesta per un fuorigioco fermi nella propria area di rigore. Moreno in versione Baresi col braccio alzato lascia battere a rete l'ex difensore giallorosso. Prima la discussione Manolas-Jesus, nel secondo tempo Matuidi viene lasciato solo un paio di volte e Alisson viene graziato, indeciso se uscire o rimanere in porta su una palla che aveva scavalcato la difesa.
IL SOCCER MADE IN USA - Ci sarà un motivo se lo chiamano in un altro modo. Partiamo dall'arbitro che indossa le scarpe da ginnastica e non gli scarpini. Il campo ritagliato dal diamante del Comerica Park, le panchine sono letteralmente panchine, ma soprattutto arbitri non all'altezza dei ritmi (era un'amichevole) di una gara tra top team europei. Se il rigore di Perotti può lasciare margine d'errore, quello su Sadiq è estremamente palese.