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Roma-Sampdoria 0-1 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

TOP 

LE SOLITE PARATE SALVA RISULTATO - Se dopo 20' non i giallorossi non si trovano sotto nel risultato lo si deve, ormai è come una hit che viene passata più volte al giorno nelle radio, grazie alle parate di Alisson. Ancora non è Spider-Man e i tiri da pochi centimetri non riesce a pararli... 

PER LA SERIE "ALMENO CI ABBIAMO PROVATO" - Spostato a sinistra Ünder comincia a macinare gioco, diventando l'uomo in più della squadra: si procura il calcio di rigore, crea superiorità numerica, ha buone occasioni da gol. Stesso discorso per Lorenzo Pellegrini, l'unico del centrocampo a far entrambi le fasi e a essere pericoloso in avanti. Inspiegabili le loro sostituzioni. 

 

 

FLOP 

ALTRO CHE LE STELLE DELLA CHAMPIONS - In una giornata dove la Lazio cade contro il Milan e l'Inter viene agguantata al 90' dalla SPAL, la Roma ha l'opportunità di accorciare nella corsa alla Champions League e invece entra in campo facendosi schiacciare dalla Sampdoria. Una déjà vu della gara contro l'Atalanta, ma i blucerchiati hanno meno qualità e non ti ritrovi sotto di 2 gol. Prendendo spunto dal claim di qualche stagione fa: "Hungry for glory", la fame e la voglia di vincere è qualcosa che manca alla squadra. 3 punti nelle ultime 6 partite, seconda sconfitta definitiva in casa.

CONFUSIONE TECNICA - Se in campo i gol li sbagliano i calciatori, le partita è cambiata in peggio al momento delle sostituzioni del mister. Levare Ünder e Pellegrini, nettamente i trascinatori di una squadra che aveva chiuso nell'angolo la Sampdoria che incassava, aspettando il colpo del K.O., è stata una mossa controproducente. Perotti, Defrel, poi ingolfare l'attacco buttando nella mischia nuovamente Antonucci (perché a destra quando le cose migliori le fa partendo da sinistra?). 

NEANCHE SU RIGORE - Perotti, Dzeko, Florenzi, sotto a chi tocca. 6 rigori concessi in stagione, 4 sbagliati. Sfiga o mancanza di tranquillità al momento della conclusione? La porta avversaria, partita dopo partita si restringe. Dopo Sorrentino, anche Viviano viene centrato in più di un'occasione, rendendolo il migliore in campo per gli avversari. 

DOVE SONO I BIG? - Se nell'occasione del gol c'è un concorso di colpa di Antonucci, non ce la si può prendere col baby talento. Nell'arco della gara, quando, come quella contro la Samp era una gara da vincere a tutti i costi, non importava come, vengono a mancare i pezzi da 90 della squadra, allora è un altro discorso. In campo imprecisi, svogliati, al fischio finale pronti a correre negli spogliatoi, alcuni stizziti, quando la curva li chiamava a raccolta (anche se secondo le normative nuove non è possibile più che questa cosa avvenga). 


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