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Roma-Sassuolo 3-1 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro

TOP 

LA CAMMINATA DI PEROTTI - Fallo su Schick di Ferrari, Giacomelli fischia il penalty, ma si attende la certificazione del VAR. Mentre i giocatori del Sassuolo protestano, quelli della Roma, insieme ai propri tifosi aspettano di sapere se l'on field review confermerà o no il penalty, Perotti prende il pallone con le mani, cenno d'intesa con Kolarov e benedizione a mo' di high five, del serbo all'argentino. Da qui inizia una lunga camminata col pallone sotto braccio del numero 8. Passi verso la Sud, poi di nuovo verso il dischetto di rigore, pensando alla stagione, i suoi infortuni, dove calciare, sperando di chiudere la stagione negativa e ripartire con la Roma. 

SERATA SCHICK - Si inizia con i fischi del pubblico alla lettura delle formazioni. Meritati? Di fatto se per Dzeko era valido il discorso: "ha bisogno di sentire la fiducia per rendere al meglio", di certo non era il miglior modo per approcciare a un match dove alla Roma occorrevano i 3 punti più che mai (gara iniziata all'undicesimo posto). Al di là della prova tecnica, dubitare ancora di Schick da questo punto di vista non si capisca come si faccia, il ceco trascina la Roma di carattere. Fermato 2 volte in fuorigioco che non c'era, non perde tempo a lamentarsi, ma continua a puntare dritto verso la porta di Consigli. Il gol, bello per classe e freddezza nella scelta dell'esecuzione, è il giusto premio al calciatore. 

IL PRIMO GOL NON SI DIMENTICA MAI - Da tempo a questa parte votato come #IlMiglioreVG più la voglia, il dinamismo, l'età che per effettivi colpi (ancora 0 gol con la Roma), trova il primo acuto. Più bella la preparazione al tiro che l'esecuzione. La finta con cui mette a sedere contemporaneamente Consigli e Ferrari è di quelle che da sola vale il prezzo del biglietto. Dopodiché uno scavetto di sinistro che diventa irraggiungibile per l'estremo difensore neroverde con la complicità del difensore, messo prima col sedere per terrra. 

VERTICALIZZAZIONI - La mossa con cui Di Francesco ha vinto il confronto tattico con De Zerbi. Poche volte abbiamo visto la Roma cercare la soluzione del lancio lungo per scelta, non per mancanza di gioco. Schick dà la profondità giusta, Florenzi-Cristante confezionano gli assist giusti. Una nuova arma in proiezione futura per cambiare le gare, anche in corso, visto che il rientrante Dzeko, come abbiamo visto, tende più a venire incontro e creare gioco. Chissà, magari anche in tandem. 

NO GOAL - Traversa-linea. Sì linea. Non ci crede Giacomelli che dapprima controlla lo strumento da polso che segnala quando la palla varca la linea di porta, poi chiede ausilio al VAR. La palla, dopo aver colpito il legno, è più dentro che sulla linea, ma la deve varcare completamente perché sia una rete valida. Un altro esempio di come la tecnologia migliora il calcio. 

 

FLOP 

C'ERA UNA VOLTA IL CLEAN SHEET - Anche in una gara alquanto semplice, la difesa della Roma riesce a subire un gol. Un neo in una bella vittoria, un qualcosa da migliorare visto che l'ultima volta che Olsen ha mantenuto la porta inviolata in Serie A era ai primi di ottobre. 


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