Roma-Torino 1-0 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
IN PIENO CONTROLLO - In un momento pieno di avversità, che veniva dal periodo più difficile, dal punto di vista dei risultati, in questo inizio stagione. Mourinho non si è fermato a piangere, non ha trovato alibi e ha trasformato la Roma ottenendo 3 vittorie su 3 dalla sosta delle nazionali a oggi. Gli isterismi a bordocampo e nei post partita, hanno lasciato spazio all'esultanza e alla consapevolezza di aver lavorato bene.
LA DIFFERENZA TRA ESSERE CINICI E NON - Juric si è lamentato che il suo Torino avrebbe potuto fare 2 gol nella prima mezzora. La Roma ha fatto un po' di fatica, vero, poi è passata in vantaggio alla prima occasione. Stavolta Abraham è stato un cecchino e ha trafitto Milinkovic-Savic. Tutto il contrario rispetto al suo solito. Una cosa, lapalissiana, ma che fa tutta la differenza di questo mondo.
RISCATTO - Lo Zorya è stato un segnale, ma non poteva essere un test probante. Contro il Torino sono arrivate le conferme per Mkhitaryan (per lui è la terza ottima gara consecutiva) e Zaniolo. I due protagonisti nell'azione da tre punti, spesso sono stati criticati. Un momento del genere è stato trasformato in positivo grazie anche a loro due.
CHIUSA LA PORTA - Terza vittoria consecutiva con 0 gol subiti. Rui Patricio ha sempre risposto presente, ma quasi mai è stato impegnato o costretto al miracolo. Nelle ultime due si è registrato anche il ritorno da titolare in pianta stabile di Smalling, che male non fa, anzi.
FLOP
TAMMY NON AVER PAURA DI TIRARE UN CALCIO DI RIGORE - Che tanto, in un modo o in un altro non lo batti. A parte gli scherzi, quella dei calci di rigore è una maledizione per l'inglese che negli ultimi concessi alla Roma ha lottato per andarlo a calciare. Non c'era riuscito contro la Juve e contro lo Zorya (con Veretout che li ha sbagliati entrambi), questa volta aveva vinto la disputa con Zaniolo (anche qui servirebbe capire perché, con una gerarchia ben precisa si creino questi siparietti), ma un lungo, lunghissimo, check al VAR gli ha tolto la gioia di poter fare doppietta. Un rigore che sarebbe stato difficile da battere, proprio per l'attesa lunga, tanto che Abraham, per ingannare il tempo e mantenere la concentrazione si era messo a palleggiare.
PERIODO NO - Per la Roma dal punto di vista degli infortuni, ma soprattutto per capitan Pellegrini. Dopo aver stretto i denti per il problema al ginocchio sinistro nell'ultimo mese (almeno), il numero 7 si è dovuto arrendere dopo pochi minuti per un problema muscolare al quadricipite che, stando alle parole di Mourinho, lo terrà out per le prossime settimane.