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Roma-Zorya Luhansk 4-0 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

TOP 

DI NECESSITÀ, VIRTÚ - Mourinho in una situazione tatticamente complicata è riuscito a dare una svolta alla propria squadra, trasformando la necessità in virtù. Mkhitaryan, El Shaarawy, Perez, Zaniolo, tutti giocatori schierati non nel loro ruolo originale, ma che hanno dato un grande contributo alla Roma in queste due ultime partite. 

A-A-BRHAM, SEGNA A-A-BRAHAM - Col VioliNation che impazza su Twitter, questo top è da cantare sulle note di "Bla bla bla" di Gigi D'Agostino. Tanto ciarlare sulle prestazioni dell'inglese (spesso giustificato) e in una partita dove 1 ne fa 100 ne sbaglia, ti tira fuori un gol capolavoro, in rovesciata. 

GEOMETRARMENO - Nuovo ruolo e forse nuova vita per Mkhitaryan. Lui è la svolta della qualità, quella qualità che se in panchina ci fosse René Ferretti, avrebbe rotto er caxxo, ma l'allenatore della Roma è José Mourinho e dietro il suo pragmatismo c'è la scuola portoghese che premia sempre i giocatori di qualità. L'armeno gioca a tutto campo ed è, probabilmente quel regista dai piedi buoni che mancava alla squadra. 

STRAPOTERE - Quando è in giornata e gli spazi sono ampi, avere come avversario Zaniolo è dura per tutti. In un ruolo atipico, quasi da seconda punta, col passare dei minuti aumenta il raggio d'azione, ma si porta dietro il suo difetto di scegliere la giocata giusta. Il gol arriva a mo' di liberazione 

FLOP 

IL MIO DESTINO - Non è di stare accanto a te, come in Montagne Verdi, canzone usata dalla Curva Sud per un coro famoso ai tifosi giallorossi. Il destino della Roma è legato a quello del Bodø/Glimt che affronterà, lontano dai fiordi, il modesto Zorya Luhansk, strapazzato all'Olimpico. Vincere in Bulgaria e sperare in un passo falso. Un qualcosa che a questa Roma nella Serie C delle competizioni europee, nessuno avrebbe mai pensato. 

BACK TO JUVENTUS  - Nelle puntate precedenti: la Roma gioca a Torino contro la Juventus, Abraham segna dopo un rigore su Mkhitaryan, Orsato non concede vantaggio, ma dà il penalty. Lo specialista è Veretout, Abraham se la sente calda e va a chiedere di cedergli il penalty. I due parlano, Veretout si deconcentra e sbagliata. Fine di una triste storia. Contro lo Zorya la situazione è tragicomicamente identica. Perez messo giù, rigore, Abraham vuole battere, Veretout prende la palla, arriva capitan Mancini a convincere il francese a far calciare Abraham. Niente. Veretout si acchitta la palla sul dischetto, nel mentre Mancini, ambasciatore inglese torna alla corte di King Tammy e spiega che i negoziati sono falliti. Veretout, sbaglia il rigore. 


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