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Sampdoria-Roma 2-1 - Top & Flop

di Claudio Lollobrigida

TOP 

SECONDA GIOIA PER SALAH - Dopo il gran gol al volo realizzato domenica contro il Sassuolo, il primo in maglia giallorossa, l'egiziano concede il bis e segna anche a Marassi la rete del momentaneo 1-1. In questi 180 minuti, più la gara con il Barcellona in Champions League, l'ex Fiorentina ha macinato un altissimo numero di chilometri, orchestrando tutti i contropiede romanisti. Chiaro, quindi, come per lui sia difficile presentarsi lucido sotto porta ma, qualora raggiungesse anche questo step, Salah potrebbe davvero conquistare la definitiva consacrazione.

REAZIONE - Il risultato fa male, certo, soprattutto per come è maturato. Tuttavia è apprezzabile come la Roma non abbia subito praticamente per nulla il contraccolpo psicologico dello svantaggio siglato da Eder, continuando a mettere in campo la propria - seppur disordinata - proposta offensiva per pervenire al pareggio, poi arrivato con Salah prima della definitiva debacle. Un segnale incoraggiante, manifestatosi anche nel pareggio casalingo con il Sassuolo, tra i tanti interlocutori di questa travagliata settimana.

FLOP

CALCI PIAZZATI - Che siano angoli o punizioni dalle fasce, il risultato non cambia: la Roma ha avuto a disposizione tantissime opportunità di mettere nell'area doriana cross invitanti per i propri saltatori - Dzeko in primis - ma senza mai riuscire a creare occasioni invitati. Tanti traversoni senza la giusta forza o precisione, alcuni completamente fuori misura o troppo corti, in luogo di altri facili prede della retroguardia blucerchiata. In Serie A e in Europa assistiamo a tanti match risolti sugli sviluppi di un tiro da fermo, soluzione che la Roma non sfrutta adeguatamente da quando è andato via Benatia. Urge porre rimedio.

ERRORI GROSSOLANI - La sconfitta di ieri sera si poteva evitare, con una risolutezza e concentrazione maggiori sui due gol incassati. Se l'autogol di Manolas è un infortunio che può accadere a chiunque (sarebbe tra l'altro decisamente ingiusto attaccare un giocatore sempre così importante per la Roma), l'errore di posizionamento della barriera sulla punizione di Eder è da doppia matita blu: cose come queste, in Serie A, se si punta a un campionato di vertice, non sono ammissibili.

DIGNE - La prestazione del francese a Marassi ha fatto registrare un deciso passo indietro rispetto alle gare con Juventus, Frosinone e Barcellona. Le scorribande dell'ex PSG sulla sinistra sono state molto meno efficaci e un po' disordinate, problema palesato anche dal compagno di fascia Iago Falque. Inoltre, il mancino di Digne non ha saputo regalare ai compagni cross efficaci, bensì parabole troppo lente e facilmente leggibili. La situazione non è stata migliore in fase difensiva: era proprio Digne, infatti, a marcare Eder in occasione del secondo gol dei padroni di casa, col pupillo di Garcia che ha concesso troppo spazio per calciare all'italo-brasiliano. 

LA POSIZIONE DI DZEKO - Il bosniaco, benché perfetto terminale offensivo di ogni squadra, ha comunque bisogno di un efficace sostegno dal resto della squadra per essere concreto sotto porta. Tutto il contrario di quanto è successo ieri sera, quando il numero 9 è stato lasciato davvero troppo solo tra le maglie della difesa avversaria. Dzeko è stato dunque costretto ad allargarsi in molte delle azioni della propria squadra, per cercare di creare sbocchi ai compagni e portare via uomini dalla fitta diga impostata da Zenga. Ma, così facendo, si limita il grande potenziale realizzativo di un giocatore che la Roma giallorossa sognava da anni e che deve essere messo nelle condizioni di trasformarsi in letale macchina da gol.


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