Sassuolo-Roma 0-2 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
PIÙ FORTI DI TUTTO – 3 punti di carattere, grinta, bel gioco e voglia di vincere quelli che la Roma si porta via dal Mapei Stadium in una gara stracolma di difficoltà: gli infortunati prima del match, il pericolo nebbia, gli infortunati durante il match (De Rossi, Pjanic, non due a caso), il calcio di rigore subito a pochi minuti dalla fine con tanto di espulsione di Nainggolan. La squadra in evidente difficoltà atletica ha saputo fare gruppo e fare addirittura lo 0-2 nei minuti di recupero.
ROMA D’EGITTO – Salah-El Shaarawy, dopo la magia di tacco contro il Frosinone, arriva prima la magia di Mohamed a giro sotto l’incrocio dei pali, poi il sigillo del Faraone in versione Horus, al suo secondo gol in altrettante partite, in grado di guarire i mali della Roma.
SERGENTE SPALLETTI – Arrivato in un momento difficilissimo ha dovuto buttare giù tutto quello che si era creato finora per ricostruire a sua immagine e somiglianza. È sempre difficile assimilare un drastico cambiamento in così poco tempo e qualche segno d’insofferenza-resistenza si è visto. C’è voluto allora il pugno duro e stanno arrivando i primi risultati: 6 punti in 4 giorni, 5 gol segnati 1 subito (7/12 a disposizione dall’arrivo di Spalletti). La squadra sta trovando la sua identità, camaleontica ma è un pregio e il morale sta risalendo… come la squadra in classifica.
UN PEROTTI ALLA TOTTI – La Roma Spalletti 2.0 ovviamente ha l’upgrade. Nella versione precedente l’asse Perrotta-Totti era la forza offensiva della squadra. Adesso, facendo di necessità virtù Sabatini ha regalato quel Diego che per nome, ruoli in campo, e qualità è la perfetta crasi della Roma di Spalletti 1.0.
TOTTI SHOW – Prima palleggia con un raccattapalle del Sassuolo, poi scherza Pjanic come solo lui può fare tra il geniale e il comico. Un acciacco non lo può far essere della gara, ma la sua presenza, anche solo in panchina è sempre importante.
CANDELORA (2 Febbraio) – Quanno viè la Candelora da l'inverno sémo fóra, ma se piove o tira vènto, ne l'inverno semo dentro. Così recita il proverbio. La nebbia è stata scongiurata, sul Mapei Stadium i 3 punti hanno riportato il sereno dopo la tempesta degli ultimi tempi. Vuoi vedere che…
FLOP
INDIVIDUALISMI/CINISMO – La Roma ha rischiato di veder sfumare i 3 punti, la prestazione del primo tempo e, in pieno spirito del Giorno della Marmotta, ha rischiato l’ennesima rimonta, dover ricominciare tutto da capo per non aver chiuso prima il match a causa di imprecisione sotto porta e di Salah che, come contro l’Hellas, ha preferito la soluzione individuale piuttosto che appoggiare facile a centro area al compagno pronto a battere a rete.
CONDIZIONE ATLETICA – Nel secondo tempo la Roma è crollata. In molti erano in debito d’ossigeno e il Sassuolo ha chiuso i giallorossi nel proprio angolo in attesa del colpo del KO. Fortunatamente il sinistro di Berardi è stato schivato, colpendo la traversa di striscio, lasciando il fianco scoperto dove si è infilato, chiudendo il match, El Shaarawy.