SPAL-Roma 2-1 - Top & Flop
TOP
PORTARE LA CROCE - Quello che fa Edin Dzeko in attacco. Anche con Schick, Kluivert ed El Shaarawy a supporto, una Roma con 4 attaccanti, alla fine chi si fa il mazzo al "Mazza" è lui. Nervoso come pochi in questo periodo negativo della squadra, si rende protagonista del solito siparietto con avversari e direttore di gara. In campo tiene viva la squadra procurandosi il penalty del momentaneo 1-1. Sbaglia la seconda marcatura, dopo essersi creato l'azione. Troppo lavoro e troppo sbattimento rende Edin poco cinico sotto porta.
NUOVI INNESTI - Dopo 45' in cui hanno fatto poco o nulla El Shaarawy e Kluivert, Ranieri cambia gli esterni del 4-4-2: dentro Zaniolo e Perotti. I due risultano essere due dei migliori in campo per la Roma. Il numero 22 costruisce l'azione per il rigore, trasformato dall'argentino.
FLOP
SOGNI DI CHAMPIONS LEAGUE - "Ombre dure, adatte all'ora e la Champions intanto va...". Anche questo sabato è andato così, e i sogni di Champions League a 10 giornate dalla conclusione del campionato restano, ma si allontanano. L'occasione di accorciare nella giornata del derby di Milano, diventa l'ennesima frustrazione per non aver colto la palla al balzo.
SPAL-LATA - Da fallo di rigore o no, dipende da chi è al VAR. Jesus-Petagna, resta, in un senso o in un altro, l'episodio che decide il match. In negativo per i colori giallorossi.
DALLA TATTICA ESTREMA AL NON GIOCO - 4-3-3, verticalizzazioni, pressing alto. Questo il credo di Di Francesco, indigesto ai calciatori attuali, tanto da far virare l'ex tecnico al 4-2-3-1. Cambiato il tecnico, cambiato il modulo, non ne giova il gioco.
CRONICI - Gli errori difensivi. Tattici, tecnici, continuano a caratterizzare alcuni giocatori, se allarghiamo all'intera stagione, la squadra in generale (aggiungendo quelli in zona gol). Segno che il problema risiede nei calciatori stessi.