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TOP&FLOP di Roma-Slovan

di Alessandro Carducci

TOP
TOTTI - Sta bene e deve giocare. Ha sfornato assist a volontà, accendendo l'Olimpico come solo lui sa fare. La Roma non è uscita perché ad un quarto d'ora dal termine Luis Enrique l'ha tolto, per mettere Okaka, ma quella del tecnico asturiano è una mossa inconcepibile. Il Capitano giallorosso era stanco ma con i suoi colpi è sempre in grado di cambiare la partita, colpi che Okaka evidentemente non ha. Il destino, beffardo quanto basta, ha fatto sì che gli slovacchi trovassero il gol qualificazione proprio pochi minuti dopo l'uscita di Totti, dopo la quale la Roma non ha creato quasi più nulla. Il caso.

I TIFOSI - Hanno riempito lo stadio il 25 agosto, hanno acclamato la nuova proprietà, il tecnico, sostenendo i giocatori fino all'ultimo. Di questi tempi, non è poco.

MIGLIORAMENTI - Eppure la Roma era nettamente migliorata da quella vista a Bratislava. Il possesso palla aveva portato a costruire qualcosa di buono, permettendo ai giallorossi di arrivare spesso al tiro, senza però che si riuscisse a centrare lo specchio della porta.

 


FLOP
TIRI NELLO SPECCHIO - La Roma è migliorata rispetto a quella vista una settimana fa in Slovacchia. Diversamente dall'andata, i giallorossi hanno creato molte più occasioni, tirando tantissimo verso la porta. L'unico neo, nemmeno tanto piccolo, è che la porta è stata presa pochissime volte mentre la maggior parte dei tiri è finita fuori dallo specchio. Come si suol dire in questi casi, è sempre meglio create tante occasioni e poi fallirle piuttosto che non crearne affatto, come accaduto all'andata, ma stasera la Roma ha pagato la sua scarsa concretezza con l'eliminazione.

LUIS ENRIQUE - TOTTI - L'impressione è che il caso non si sgonfierà nei prossimi giorni, anzi.

OCCORRE TEMPO - Tanto, tanto tempo. La Roma è migliorata tantissimo in una settimana ma per lavorare serenamente avrebbe avuto bisogno di vincere e di passare il turno.


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