Torino-Roma 0-1 - Top & Flop
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
TOP
BRUTTI E VINCENTI - Dopo aver affrontato Napoli e Chelsea era normale aspettarsi una Roma poco brillante, su un campo complicato come quello del Torino. Il gioco, visto anche l'ampio turnover, non decolla, e la decide il colpo del singolo.
GOL-AROV - Dopo il gol di Bergamo, sempre su punizione, Kolarov regala altri 3 punti importantissimi alla squadra. In settimana anche la rete segnata allo Stamford Bridge. Regista offensivo, leader in campo, ora anche cannoniere. Il miglior acquisto del calciomercato italiano, soprattutto se si pensa al rapporto qualità/prezzo.
LUPI DA TRASFERTA - Sono 11 le vittorie consecutive della Roma in campionato lontano dall'Olimpico. In questa stagione gli unici stop son stati contro Inter e Napoli in casa.
ESORDIO OK - Dopo l'esordio per qualche minuto contro l'Hellas Verona, Di Francesco dà una maglia da titolare a Hector Moreno. Il messicano se la cava con una buona prestazione, guidando, al posto di Fazio, la retroguardia giallorossa.
TURNOVER VINCENTE - Dal 4-3-3 dogmatico, al cambio di modulo, ma soprattutto interpreti. Di Francesco continua a sorprendere ed evolversi tatticamente, dando l'idea di aver tutto perfettamente programmato, dando prova di un'ampia elasticità mentale e predisposizione all'adattarsi a seconda delle circostanze.
NON SI PASSA - Quinto Clean-sheet per Alisson che detiene il record del club di non aver subito dopo 4 trasferte la porta inviolata. La Roma è l'unica squadra di Serie A a non aver ancora subito un gol in trasferta.
NEANCHE BARESI CON LA MANO ALZATA - Un po' colpa di Sadiq, molto merito della linea difensiva della Roma che si è mossa all'unisono, rischiando la trappola del fuorigioco, vincendo la propria battaglia.
FLOP
CALO PSICO-FISICO POST CHELSEA - Dopo la grandissima prestazione contro il Chelsea, il calo di tensione mentale e la fatica del viaggio si sono sentiti. Tutto normale, l'adrenalina che ti dà giocare allo Stamford Bridge contro Hazard e Conte non è la stessa di affrontare il Torino di Sadiq. Era questo l'ostacolo maggiore, per fortuna superato.