.

Valencia-Roma 1-3 - Top & Flop

di Luca d'Alessandro

TOP

RITORNO AL GOL – La prima nota positiva della serata, in cui la Roma esce vittoriosa dal Mestalla, è quella di aver ritrovato la via del gol dopo le ultime prestazioni terminate a reti bianche.

MANOVRA – A tratti e con l’inserimento di un giocatore tecnico come Salah, la squadra propone una buona manovra offensiva (il secondo gol ne è l’emblema). Si rivede quel contropiede micidiale che ha caratterizzato la prima parte dell’avventura di Garcia con la Roma.

ASSIST TOTTI – È una carriera che ci regala delle perle balistiche come l’assist che serve a Gervinho in occasione del gol di Salah, ma ancora riesce a meravigliarci. Si ripete, dopo aver fatto sembrare una formalità il gol del 2-0, con un altro grandissimo passaggio per il 3-1 definitivo di Gervinho.

CHE SALAH, SALAH – Ovviamente non è in forma ed è lui che chiede a fine primo tempo di essere sostituito. La prima impressione però è quella che la Roma ha trovato un ottimo giocatore. Riuscire non tanto a trovare la via del gol al debutto, ma a entrare nel fulcro delle azioni dalla prima partita con i suoi nuovi compagni, con personalità, dando del tu al pallone è sicuramente un segnale positivo, in attesa di una migliore condizione atletica.

TOTAL GERVINHO – Sarà che con gli arrivi di Dzeko e Salah è aumentata la concorrenza in attacco e tutti dovranno dare qualcosa in più per guadagnarsi il posto da titolare, ma al Mestalla disputa una partita alla Gervinho prima stagione: caotico come soltanto lui sa essere, detta i tempi giusti per gli assist di Totti, propizia un gol (sbagliandolo per due volte di fila), alterna dribbling che capisce solo lui a giocate imprendibili e realizza una rete dall’alto coefficiente di difficoltà. Viene eletto MVP del Trofeo Naranja.

FLOP

SUFFICIENZA NEGLI APPOGGI – È la prima cosa che balza agli occhi degli spettatori. Totti, Pjanic, De Rossi, Nainggolan, la squadra rischia molto per errori gratuiti su alleggerimenti facili sbagliati per scarsa concentrazione. Non a caso l’errore più grande, che porta al gol del Valencia, è un appoggio errato di Yanga-Mbiwa che lancia Feghouli solo contro Szczesny.

DIFESA – Un reparto da registrare. Un po’ l’assetto ultra offensivo del primo tempo, un po’ una situazione terzini in cui correre ai ripari e il momento no di Yanga-Mbiwa. L’unico a salvarsi è un Manolas anche lui apparso troppo nervoso a fine partita.

POST GOL SUBITO – Come contro lo Sporting, la Roma è come un pugile barcollante pronto ad andare KO dopo che subisce una rete. Un black out durato qualche minuto nel quale il Valencia ha sfiorato in più di un’occasione il pareggio.

ANTISPORTIVITÀ – Otamendi, Gaya, Perez. Il Valencia esce sconfitto non solo sul campo, macchiandosi di atteggiamenti e entrate al limite del cartellino rosso (la spinta di Gaya a Florenzi l’avrebbe meritata) che rovinano e spezzano il ritmo di una piacevolissima amichevole.

RICAMBI OFFENSIVI – Come son bastati i primi venti minuti per capire che il tridente schierato titolare, in assenza di Dzeko può far male a molte squadre, nei venti minuti finali abbiamo visto la differenza attuale con chi ha preso il loro posto.


Altre notizie
PUBBLICITÀ