.

TRIGORIA - Cristante: "Non ho esitato ad accettare la Roma. Il mister ci chiede una pressione alta". FOTO!

di Redazione Vocegiallorossa
Fonte: Dall'inviato a Trigoria Luca d'Alessandro

Alle 12.00 ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione di Bryan Cristante

Che impressione ti aveva fatto la Roma lo scorso anno?
"Una grande impressione. Il mister ha fatto un gran lavoro, si sono visti i risultati in campionato e in Europa".

Cosa ti ha chiesto il mister in questi primi allenamenti?
"Sono i primi giorni, ci stiamo riattivando. Ci ha detto alcune sue idee, quello che vuole, di giocare un bel calcio e di fare una pressione alta".

La tua missione sarà di portare più gol?
"Il mio obiettivo è di fare il meglio possibile. I gol aiutano, quindi sì anche questo".

Cosa ti ha fatto crescere così tanto all'Atalanta?
"Una crescita normale di un giovane. Tutte le mie esperienze mi hanno dato qualcosa in più. A Bergamo sono stato aiutato anche dall'ambiente e dal tecnico ma tutto il mio precedente percorso mi ha aiutato a crescere".

Il tuo nome è stato accostato alla Juve e alla Lazio. Quanto c'era di vero? Come mai hai scelto la Roma?
"Non ho seguito particolarmente i giornali. Appena saputo dell'offerta della Roma non ho esitato. Ho pensato fosse il posto giusto per me per crescere, per l'allenatore che c'è".

Con i bonus potresti essere il centrocampista più caro della storia della Roma? Ti spinge a fare meglio?
"I tempi sono cambiati, con il mercato di adesso i prezzi sono più alti. La vivo normalmente, so di poter crescere tanto e devo dimostrarlo qui".

Cos'è che dà in più un tecnico come Gasperini?
"Lui è un bravissimo tecnico, dà una grossa mano ai giovani. Forse il gioco che ha ma non penso abbia qualche pozione magica. Lavorando si può far bene anche nelle squadre dove si va successivamente".

Hai paura che passare dal sistema di Gasperini a una dimensione come la Roma possa darti problemi?
"Sono tranquillo, il mister qui sa valorizzare i centrocampisti e le mezzali. Con il lavoro e la voglia si può e si deve far bene anche qui".

Senti il peso del numero di maglia che porterai?
No, non arrivo qui per fare la guerra a qualcuno che c'è stato. Voglio solo lavorare e fare bene".

Cosa non ha funzionato nell'esperienza in Portogallo?
"Avevo 18 anni e andavano in un top club europeo. Non volevo diventare un titolare fisso, volevo crescere e fare le mie esperienze. Appena ho avuto l'esigenza di giocare sono andato via".

L'anno scorso avevi creato un buon legame con Gomez in campo. Quest'anno potrebbe essere Pastore?
"Ci sono tanti campioni qui, non sarà difficile trovare chi mi dia le palle giuste in campo. Ce ne sono tanti".


Altre notizie
PUBBLICITÀ