TRIGORIA - Di Francesco: "Dobbiamo mostrare un atteggiamento diverso. Kolarov e De Rossi da valutare". FOTO! VIDEO!
Fonte: dagli inviati a Trigoria Alessandro Carducci e Gabriele Chiocchio
Queste le parole di Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, in conferenza stampa, per presentare il match contro il CSKA Mosca:
Come si sta preparando la squadra al CSKA Mosca?
Le partite non si preparano nelle ultime due ore, alcune situazioni con la SPAL non mi sono piaciute, l'approccio invece sì, siamo mancati nell'ultimo passaggio. Nella ripresa abbiamo perso il filo logico della preparazione della gara. Ieri si sono allenati quelli che non hanno giocato, ora serve ricostruire a livello mentale determinate cose più che lavorare fisicamente”.
Alti e bassi?
"È quello che mi tormenta di più, veniamo da un secondo tempo deludente, dobbiamo maturare e per farlo dobbiamo dare continuità a ciò che facciamo, non perdere il filo conduttore. Al di là dei discorsi che si fanno, abbiamo dimostrato nel primo tempo di essere superiori della SPAL, dovevamo approfittarne. Dopo il rigore non siamo stati bravi a riprenderla".
Le condizioni di Kolarov, De Rossi e Schick?
Penso di recuperarli tutti e tre, Kolarov e De Rossi vedrò oggi, se staranno bene saranno della partita. Schick ha avuto un problema di infiammazione muscolare, ieri si è allenato con la squadra e penso che sarà a disposizione”.
Atmosfera nello spogliatoio? Come sta Dzeko?
“L'umore non è il migliore, abbiamo perso in casa contro la SPAL. Abbiamo la fortuna di giocare domani una partita importantissima e ritornare a vincere, fare qualcosa di importante, non c'è il tempo di fare troppe chiacchiere, dobbiamo rimettere in campo la cattiveria mostrata in precedenza. Dzeko sarà tra i protagonisti, abbiamo bisogno del nostro pubblico domani sera, la squadra ne ha bisogno. Dobbiamo trascinare i tifosi con le prestazioni e gli atteggiamenti giusti”.
4-2-3-1 modulo ideale per tutta la stagione?
"Ho cambiato 3-4 sistemi di gioco, 8 durante la partita... L'ho fatto per smuovere qualcosa, quando si gioca a calcio, se vedete anche il match dell'Inter di ieri, ci sono triangolo offensivi e difensivi. Al momento, continuerò con questo sistema di gioco per sfruttare le caratteristiche di taluni giocatori, continueremo così al di là degli interpreti, dietro la punta ci puoi mettere anche un esterno o una punta. Voi dite che passo al 4-2-4, ma ci passo quando metto un attaccante vicino a Dzeko che ha sempre le sue caratteristiche, altrimenti è sempre 4-2-3-1. Questo per farvi capire dove voglio arrivare io”.
Perché la Roma rimonta poco?
"Il dato ci fa riflettere, non è una casualità. Dobbiamo lavorarci, io in primis. Non è che partiamo con il presupposto per andare sotto, è una cosa che mi dà noia e dobbiamo migliorare su questo, non dobbiamo perdere il filo conduttore, quello che cerchiamo durante la gara”.
Piccolo difetto di personalità?
"Le analisi sono tante, dobbiamo crescere in questo senso, si può migliorare in personalità e leadership. Come dice Fazio, se parliamo di fase difensiva, si difende in 11 e tutti devono lavorare bene. Abbiamo mostrato delle carenze e io, in primis, devo trovare le soluzioni. A noi manca l'equilibrio delle prestazioni, del modo di stare in campo, abbiamo preso dei gol in più che pesano, si evincono dai numeri che sono evidenti. A segnare non c'è problema, dobbiamo migliorare dietro”.
Troppi giovani contro la SPAL?
Se fai giocare Kolarov e fa male, perché non fai giocare Luca Pellegrini? Se non fai giocare Coric perché quello ha fatto male? Sono discorsi che si fanno dopo che si perde. Le scelte che faccio, le faccio in base agli infortunati, abbiamo fuori Perotti, poi ci sono ragazzi come Coric che entrano sul 2-0 e tu provi a rimediare alla gara mettendo qualità, ho sostituito chi era stanco. Kluivert è entrato con il Torino ed è una mossa indovinata, con la SPAL no. Tutti possono aver ragione e tutti no, tutti servono per la squadra, vanno tutelati e bastonati, noi dobbiamo essere bravi a valorizzarli. Non è che alla prima sconfitta sono tutti scarsi e meteore, si parla di 10 allenatori... Dobbiamo essere forti a lasciarci fuori queste situazioni, le carte d'identità lasciano il tempo che trovano. Ho parlato tante volte di atteggiamenti, la gente vuole vedere un atteggiamento diverso e noi dobbiamo mostrarlo”.
Un giudizio sul CSKA Mosca?
“Ha molto talento, forse poca fisicità negli attaccanti. Hanno dei bei trequartisti come Dzagoev e Vlasic, è una squadra giovane con ottime individualità”.
Il CSKA Mosca appare debole su palla inattiva...
“Ognuno cerca di sfruttare i punti deboli dell'altro. Noi siamo bravi sui calci piazzati, dobbiamo sfruttarli meglio. Loro si appiattiscono con i 5 difensori, fanno anche il 4-2-3-1 per cui non sapremo bene che squadra troveremo davanti, lavoriamo sulle caratteristiche individuali dei loro giocatori. Credo che ci lasceranno spazi, lo fanno per caratteristiche”.
Perché ogni tanto si fanno dei passi indietro?
“Lavoriamo insieme da tanto tempo, poi ci sono le nazionali che ti portano via i giocatori come Zaniolo, Kluivert, Luca Pellegrini e devono preparare le partite in due giorni... La gara non si prepara solo mentalmente, ma anche le settimane prima, già la prospettiva della gara finalizza gli allenamenti. Ci sono dei passaggi a vuoto perché non ci sono le preparazioni giuste, non possiamo permetterci questi passaggi a vuoto, il giovane passa anche da prestazioni non buone, alla Roma si è costretti a vincere, se ci sono passi falsi non va bene, alla lunga chi non regge questo è out. Per la crescita generale dico questo, Fazio lo riprendo non per gli atteggiamenti, ma quando regala la palla a Immobile, per una cosa tattica. Io non devo insegnare nulla a Fazio quando prepara la partita, dal punto di vista mentale non devo dirgli niente, anzi deve trasferire questo ai giovani, lui è un esempio giusto. Quando parlo di atteggiamento, parlo di questo”.
Come ha visto El Shaarawy? Ballottaggio con Kluivert?
“Lui è sempre in ballottaggio con Kluivert. Stephan non ha avuto grande continuità, ma stava giocando bene contro la SPAL, poi noi ci aspettiamo il salto di qualità definitivo, io chiedo tantissimo ai miei esterni nelle due fasi. In generale, Stephan lavora bene per la squadra”.
Tatticamente, cosa ha comportato l'assenza di Manolas e De Rossi contro la SPAL?
Fazio: “Niente, noi siamo tutti disponibili per giocare e per essere qua nella Roma”.
Di Francesco: “Devo aggiungere una cosa. A Bologna chi ha giocato in difesa? Manolas. Chi c'era in mezzo al campo? De Rossi. I giocatori non sono dei robot, finché non abbiamo subìto il rigore non si parlava della linea difensiva. Loro ci sono anche quando vinciamo, anche quando perdiamo, i migliori sono quelli che non giocano e chi sta a casa a guardarci”.
Più concentrazione in Champions che in Serie A?
"Dobbiamo dimostrare di essere all'altezza per mantenere alta la guardia nelle competizioni. Non sottovalutiamo gli impegni, altrimenti con la SPAL avrebbero riposato altri giocatori, altri non hanno potuto giocare perché infortunati. A noi non preoccupa questo, in campionato dobbiamo fare il meglio possibile e arrivare in Champions League, l'obiettivo è quello e possiamo arrivarci, poi è ovvio che non dobbiamo commettere gli errori che stiamo facendo, non sottovalutiamo alcun impegno, anche domani è una prova del 9, vediamo come andrà la partita e la prestazione”.