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TRIGORIA - El Shaarawy: "A Milano dette tante cattiverie su di me. Ho sentito la fiducia di Sabatini e Spalletti". FOTO!

di Claudio Lollobrigida
Fonte: dall'inviato Alessandro Carducci

Nella sala stampa del centro sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria è il giorno di Stephan El Shaarawy: il nuovo acquisto della Roma si presenta ufficialmente ai giornalisti. Come di consueto, Vocegiallorossa.it propone la diretta testuale della conferenza.

Prende la parola il CEO Zanzi: "Abbiamo il piacere di presentare un grande giocatore: Stephan El Shaarawy è un grande talento che ha avuto successo in Italia e a livello internazionale. Si è integrato subito e siamo sicuri che avrà un grande futuro con noi".

Iniziano le domande per il giocatore.

Cosa ti ha chiesto Spalletti?
"Mi ha chiesto di dare il massimo, per me è una grande occasione e sono contento di essere parte di una società come la Roma. Mi sto allenando regolarmente col gruppo e sono felice di questo".

Che idea di sei fatto del momento della Roma? Che spogliatoio hai trovato?
"Ho trovato uno spogliatoio sereno e ricevuto una bella accoglienza dall'ambiente e dai compagni, molto solari e sorridenti. Non è un momento molto positivo ma questo è un organico forte con giocatori di qualità, con due leader come Totti e De Rossi che sono due fuoriclasse. Sono qui per fare il massimo per la squadra. Ce la metteremo tutta per raggiungere grandi risultati".

La tua carriera?
"Al Milan avevo tanta fiducia da Allegri, anche nel secondo hanno ho fatto una bella annata. Negli ultimi due anni ho avuto tanti infortuni, uno in particolare mi ha tenuto fermo 6 mesi. Una terapia conservativa non è bastata, mi sono dovuto operare. Nel 2015 a gennaio mi sono rotto il piede destro, mi ha condizionato. Ho voluto dare una svolta cercando di cambiare aria, il Monaco è stata la prima esperienza all'estero ma il girone di andata non è stato esaltante. Resta un'esperienza importante. Mi sono trovato bene coi compagni, meno col mister. Lui ha preso le sue decisoni, la società anche, ma ho voltato pagina e penso a fare bene con la Roma".

Le tue condizioni attuali? In quanti ruoli puoi giocare?
"Fisicamente sto bene, i metodi lavoro qui sono diversi rispetto al Monaco. Lavoro intenso, a secco, in Francia era prevalentemente con la palla. Ho fatto tre allenamenti e sono pronto. Preferisco partire esterno a sinistra ma il mister mi utilizza anche con quinto di centrocampo, va bene tutto".

Hai avuto altre offerte?
"La mia priorità era la Roma, ho deciso col Milan. Ho sentito subito fiducia da Sabatini e dal mister. Sono felice di essere venuto qua. L'obiettivo è partire bene e dare il massimo".

L'ambiente di Roma è quello giusto?
"A Milano alcune cose mi hanno fatto male ma anche crescere. Roma è una piazza esigente ma noi giocatori siamo abituati, dobbiamo tapparci le orecchie e lavorare per la Roma. Sono uscite tante cattiverie su di me che non ho digerito, nel nostro mondo c'è anche questo. Vado avanti per la mia strada, il calcio è la mia vita".

Il cambio allenatore?
"Può dare la svolta, non dobbiamo porci obiettivi ma pensare partita dopo partita e lavorare bene per il campionato. Pensiamo a quella di sabato per raggiungere risultati, ma gara dopo gara".

Ultima chiamata a grandi livelli?
"Dipende da me, può essere una svolta in cui poter ripartire e tornare a grandi livelli. Conte? Non l'ho sentito ma ho la sua fiducia, il mio obiettivo è andare all'Europeo ma prima devo fare bene con la Roma".

Puoi giocare anche esterno nei 4?
"Si, posso farlo. Posso stare anche nei 2 dietro la punta, è importante trovare continuità, il ruolo non è un grosso problema".

Quando sarai al 100%? Potevi tornare al Milan?
"Il mio cartellino è del Milan, dopo il Monaco ci siamo consultati con Galliani e abbiamo deciso insieme che il trasferimento fosse più giusto. La Roma era una priorità. Non è stato facile allenarsi sapendo di non giocare col Monaco, è stato frustrante ma ho pensato solo a lavorare per stare bene. Credo di essere in forma adesso".


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