.

TRIGORIA - Fazio: "Mi ispiro a Samuel. Sarà importante non prendere gol con il Porto in trasferta". Baldissoni: "Paredes resterà a Roma"

di Luca d'Alessandro
Fonte: Dall'inviato a Trigoria Alessandro Carducci

Federico Fazio è stato protagonista nella conferenza stampa di presentazione. Vocegiallorossa.it era presente nella sala conferenze di Trigoria e ha proposto la diretta testuale delle dichiarazioni del nuovo acquisto della Roma.

 

Prende la parole il CEO Baldissoni:

"Abbiamo fatto un programma per il weekend di ferragosto, così ci venite a trovare. Oggi presentiamo un giocatore perché porti qualità, esperienza alla nostra difesa. Vanta più di 230 partite tra Siviglia e Tottenahm, che ha vinto 2 Europa League, 1 Coppa di Spagna e con la Nazionale è Campione U-20 e Olimipico". 

In pochi giorni a Trigoria hai giocato con la Primavera, e il gol all'esordio:
"I primi giorni mi sono allenato con la Primavera per mantenere il ritmo gara. Con il rientro della squadra ho conosciuto i nuovi compagni. Con il Latina sono stati i primi 90' dopo tre mesi e mi sono trovato molto bene a sia livello fisico che come intesa con i nuovi compagni". 

Cosa serve alla Roma per battere il Porto?
"È una gara molto difficile che si gioca sui 180' da giocare al massimo. Sarà importante iniziare l'anno con il piede giusto con una gara importante come un payoff di Champions League. Sarà importante lottare, l'agonismo e centrare l'obiettivo. Giocare in Europa è bellissimo, il gruppo lo sa. Sarà importante non prendere gol in Portogallo ed essere compatti e solidi". 

Problemi fisici che non ti hanno permesso di rendere come nella prima parte della carriera?
"Sono solo gli utlimi 6 mesi al Tottenham. A Siviglia non mi sono mai sentito così bene. Mi piace allenarmi con intensità, lavorare duro. Il tema fisico non mi preoccupa". 

Domanda a Baldissoni su Paredes:
"Paredes è un giocatore che ha preso la Roma due anni e mezzo fa, vuol dire che le scelte sono corrette visto che è diventato un giocatore in tema di mercato. Se lo abbiamo preso vuol dire che la Roma lo rietiene un ottimo giocatore. Non solo la società, ma anche l'allenatore. Vero è che piace anche ad altre squadre. Paredes è un giocatore della Roma e riteniamo resterà un giocatore della Roma. Sul mercato in generale si operano delle scelte a seconda delle opportunità che si presentano col fine di costruire una squadra competitiva. Quindi si possono prendere delle iniziative fino a che il mercato rimarrà aperto. Questo vale per Paredes e per tutti i giocatori. Paredes ha raccolto l'interesse di altre squadra, ma non è l'unico calciatore della Roma che piace in Europa". 

Spalletti ti ha dato già indicazioni? Meglio difesa a 3 o a 4?
"In questi primi giorni di allenamento il mister mi ha trasmesso tutta la sua passione, ma non siamo entrati nei dettagli tattici. Posso giocare a 3 o a 4, a destra o a sinistra. Entreremo nei dettagli domani con la ripresa degli allenamenti". 

Gap con la Juventus?
"Credo che la squadra debba essere competitiva sia in Serie A, Coppa, che in Champions. Ora siamo concentrati solo sul playoff. Poi dovremo ragionare partita dopo partita, ma dobbiamo lottare sempre su tre fronti". 

Differenza preparazione tra Serie A e Liga. Un tuo pregio e un tuo difetto?
"Tutti i campionati hanno delle proprie caratteristiche. Sono in Italia da poco, il campionato italiano ritengo che possa adattarsi meglio alle mie caratteristiche. Il mio punto di forza è quello di lottare sempre, essere competitivo. Voglio vincere sempre e speriamo di vincere un titolo già da quest'anno". 

Che immagine avevi della Roma? C'è un difensore a cui ti ispiri?
"Un mio obiettivo era giocare l'Italia. Un sogno che si realizza, soprattutto giocare con la Roma che a mio avviso è la più importante d'Italia. Per me è un grandissimo orgoglio, non vedo l'ora di giocare davanti al nostro pubblico. Un giocatore a cui mi sono sempre ispirato è Samuel. Da tifoso del Boca l'ho seguito anche nel suo trasferimento alla Roma". 

Hai parlato con Franco Baldini e che ruolo ha avuto nella trattativa?
"Non ho avuto la possibilità di parlarci. Solo quando sono arrivato al Tottenham. La trattativa è stata portata avanti solo tra i due club".

Hai ritrovato Perotti. Ti aveva detto qualcosa per convincerti a venire?
"Diego è un caro amico. Quando son venuto qui a marzo, mi ha detto che era rimasto incantato dalla squadra, dai tifosi, che la Roma era un grandissimo club. Poter condividere di nuovo con lui momenti di calcio su un terreno di gioco, avendo condiviso già 7 anni, è un orgoglio per me. Tra noi dicevamo che non è facile nel calcio moderno poter condividere così tanto tempo in un club, figuriamoci in due". 
 


Altre notizie
PUBBLICITÀ