TRIGORIA - Garcia: "La Juventus ha 3 punti in più e sappiamo tutti come. Ok Maicon e Yanga-Mbiwa"
Fonte: Dall'inviato Marco Valerio Rossomando
Nella sala stampa del centro sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria, il tecnico della Roma Rudi Garcia ha incontrato la stampa per presentare la gara di domenica sera contro l'Inter. Come di consueto, Vocegialorossa.it propone la diretta testuale delle parole del mister e tutti i contributi del caso.
Su Maicon:
"Quando gioca mette foza fisica e aiuta tanto il gioco della Roma sul piano offensivo. E' tornato ad allenarsi col gruppo, sarà convocato e poi vedremo se partirà dall'inizio".
Sul post-CSKA:
"Basta con queste stupidaggini, sono qui per parlare di cose importanti. La squadra non ha nulla da nascondere".
Su Mancini:
"Ha vinto dei titoli, non solo con l'Inter. Non mi piace mai vedere un allenatore esonerato prima della fine della stagione. Perché quando una società fa una scelta sembra quella giusta, a volte non funziona in alcuni momenti con alcuni risultati non buoni. Questo non mi piace, non solo nell'Inter ma in tutte le società".
Sul fattore Olimpico:
"Siamo nel nostro giardino, è uno stadio importante per noi perché ci sono i nostri tifosi. Loro sono fantastici, non hanno uno stadio comodo per tifare perché sono lontani dal campo, ma vediamo con i numeri che il loro appoggio è importantissimo. Soino fantastici da quando sono arrivato, non ho dubbi sul supporto dei nostri tifosi".
E' preoccupato dal rendimento di Gervinho?
"Se prendiamo tutte le partite inclusa la Champions non è sottorendimento. Per giudicare Gervinho bisogna vedere se ha fatto un assist o partecipato all'azione offensiva. Nel 75% dei gol c'è sempre lui in mezzo, poi non vuol dire che gioca sempre bene. Per esempio a Mosca non lo ha fatto. Non è alibi ma ha avuto un'allergia prima della partita, mi aspetto di più da lui ma come da tutti. Quando sappiamo cosa può dare un giocatore, l'allenatore si aspetta sempre il massimo da lui".
Sull'Inter e Strootman:
"Su Kevin bisogna chiederci quando sarà al 100%. Se uno sta fuori 8 mesi è normale che ci vogliano allenamenti e pezzi di partite. Ma sappiamo tutti che è un grande giocatore e che tutta Europa lo vuole. Siamo contentissimi del suo ritorno, è un giocatore fondamentale e sono contento che sia con noi, sia per la qualità che per la rabbia. L'Inter possiamo giudicarla solo nelle ultime due partite, ha giocatori forti e gioca in modo differente, a 4 in difesa. Abbiamo studiato queste due partite. Dobbiamo essere prima la Roma e poi impedire all'Inter di sfruttare le sue forze".
Sui tre attaccanti più Pjanic:
"Io valuto tante cose, se giochiamo in casa o fuori, la squadra avversaria e che ha fatto il mio giocatore a centrocampo nelle ultime partite. Se hanno giocato molto e bene. Valuto tutto queste cose e scelgo il centrocampo più forte in quel momento".
Perché nel secondo tempo la squadra cala?
"Faccio sempre attenzione a non avere una riflessione solo sulle ultime gare. Non mi piace parlare dell'anno scorso perché è finito, non è più la stessa rosa e la stessa squadra. Ma vincere 10 partite di fila è eccezionale, dopo 12 partite non solo abbiamo 4 punti in meno dell'anno scorso ma meglio di noi hanno fatto solo Real Madrid, Chelsea e Bayern Monaco. Non ci sono altre squadre in Europa che hanno fatto meglio della Roma. Non sono qui a difendere la squadra perché non c'è niente da difendere, solo i fatti mostrano che la Roma è in grande salute. Importa solo concentrarsi su domenica perché è una grande gara, l'Inter ha dei parametri forti ma sappiamo che nello spogliatoio ho 30 ragazzi carichi e che non vedono l'ora di tornare in campo davanti ai tifosi. Faremo di tutto per vincere e giocare bene ma il campionato non dipende dalla paritta di domenica, è la più importante dell'anno ma solo perché è la prossima. Noi ragioniamo così, sono abbastanza contento del nostro rendimento".
Su Ljajic:
"Faccio in modo di mettere i giocatori in campo, il merito è solo loro. Adem deve essere decisivo, lo è in questo momento. Fisicamente sta bene, è il gicoatorie che forse corre di più e ha questa capacità incredibile. Sta bene e aiuta tanto la Roma. Per lui come per glia ltri mi aspetto sempre di più Il mio ruolo è spingere i giocatori perché diano il meglio e anche di più. C'è strada da fare, ognuno ha la sua storia e mi auguro che lui sia importante per la Roma e che vinceremo titoli insieme".
Cosa serve per superare la gara col Bayern?
"Penso che l'abbiamo superato da tempo, la parita dopo abbiamo dimostrato alla Sampdoria che eravamo pronti con la etsa e pronti a vincere. Non è semplice giocare su quel campo. Tranne che il primo tempo di Napoli, non c'è alòcuna partita in cui ho rimpianti, nemmeno in Champions".
L'Inter ha mutato lo spirito? Il blasone della squadra può essere una trappola?
"Quando c'è un nuovo allenatore c'è sempre un atteggiamento dei giocatori più forti, ascoltano di più. E' normale, se hanno già messo tutta la rispeonsabilità sul primo allenatore la colpa non sarà del secondo se va male, ma dei giocatori stessi. Hanno tutto l'interesse a essere concentrati. E' normale che lottino e mettanpo uno spirito diverso da prima. Ma non lo so, non ho vissuto con questa squadra. So che hanno qualità ma hanno èpunti deboli e dobbiamo sfruttarli facendo una grande gara. Siamo contenti di giocare davanti al nostro pubblico".
Domani conta il risultato o la Roma deve fare una grande partita?
"Firmo con due mani per vivere un momento così, vincere con Torino e Atalanta e pareggiare a Mosca. Non cambio il mio modo di fare, se giochiamo bene abbiamo più chances di vincere. E' questa la squadra che porta i risultati. Mi va bene anche giocare male e vincere, sicuro, ma dobbiamo ottenere risultati sul lungo periodo. Sono qui per vincere anche le altre partite della stagione".
Si è rotto qualcosa nello spiogliatioio dopo il Bayern?
"Quando ho detto che c’erano tre squadre con più punti di noi non parlavo del campionato. La Juve ha 3 punti più di noi e sappiamo tutti come li ha. Se avesimo vinto 1-0 a Mosca avremmo visto il risultato del City. Non cambia niente, dovremo vincere l’ultima e con una vittoria 1-0 martedì non sarebbe cambiato niente. Erano tutti arrabbiati e si vedeva in campo da quando siamo tornati. I giocatori li devo fermare in allenamento e mi piace, vuol dire che sono tutti carichi. In allenamento sono 2-3 giorni che ho 24 giocatori, farò delle scelte ma prego per farle tutta la stagione. Anche Yanga-Mbiwa ci sarà domani ed è una grande notizia".
L’obiettivo per Natale?
Solo i 3 punti domani, nessuno di altro. So almeno con chi giocheremo fino a Natale ma se mi chiedete con chi giocheremo le prime tre partite di gennaio non lo so e non mi interessa".
Dopo il Cska i giocatori sembravano delusi, le parole di De Sanctis. Non si è incrinato nulla?
"Morgan ha fatto qualcosa di fantastica. Tutti eravamo delusi e arrabbiati e questa cosa mi piace da morire, vedere i giocatori così. Poi Morgan ed io siamo andati a parlare con delusione ma il futuro ha poi dimostrato che non ci potevamo qualificare in anticipo. Morgan si era dimenticato di dire che anche lui era colpevole, non più degli altri. Se non ci sono errori le partite finirebbero 0-0. Morgan ha fatto una cosa fantastica dicendo che anche lui è colpevole. Lo spogliatoio è unito e vive meravigliosamente insieme".