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VG - La storia di Joao Costa, dai problemi di crescita e la pandemia all'Europa League con la Roma

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

Slavia Praga-Roma è una di quelle partite che i tifosi giallorossi vorranno dimenticare presto. Ma lì dove c'è stata una sconfitta in campo, c'è stata una grande vittoria, un traguardo di quelli importanti. Parliamo di Joao Costa, l'esterno brasiliano, nazionale portoghese, della Primavera della Roma. Il ragazzo è entrato al minuto 84', andando a sostituire Leandro Paredes, nella speranza che la sua velecità e la sua tecnica potessero aiutare la squadra a riaddizzare il match. 

Quello di ieri però è la punta dell'iceberg di una storia che parte da lontano. Joao Costa nasce a Umuarama (Brasile) il 28/3/2005. Giovane prodigio, a 11 anni firma col Palmeiras, per poi approdare al Corinthians all'età di 14 anni. Qui iniziano i suoi problemi fisici, legati alla sua crescita e non riesce ad allenarsi con regolarità per i dolori alle gambe. Lo scoppio della Pandemia dovuta al Covid-19 fa si che la carriera del calciatore sia a rischio. Infatti il Brasile è colpito duramente dal virus e il ragazzo è costretto a rimanere in quarantena, a casa, per circa un anno. 

Quando torna ad allenarsi lo fa senza vincoli di contratto. In quel momento il suo agente Joao Paulo Marangon, fratello del portiere Doni, fa visionare un video del ragazzo agli allora responsabili del settore giovanile della Roma, Morgan De Sanctis e Simone Lo Schiavo (oggi alla Salernitana, gli stessi che hanno portato Felix Afena-Gyan, Tahirovic, Volpato con cui la Roma ha costruito un tesoretto). Un video che però necessitava un approfondimento, visto che, come spiegato, il calciatore era stato fermo un paio di anni. 

La Roma chiede, nonostante tutto, il permesso al Corinthians che si oppone inizialmente, ma legalmente non potevano impedire nulla. I club comunque si accordano e i brasiliani strappano una percentuale tra il 20% e il 30% in caso di futura cessione. Finalmente Il calciatore arriva a Trigoria e viene subito inserito nel gruppo U17 e U18, giocando sotto età. "Gioia e gratitudine per indossare questa maglia. Forza Roma. Ora scrivo un altro capitolo verso il mio sogno. Continuerò sempre con tanta grinta in campo e voglia di vincere. Ringrazio Dio, la mia famiglia, i miei agenti che mi hanno aiutato qui e l'accoglienza dello staff Roma". Così commentò il calciatore, il suo arrivo nella Capitale. 

Da quest'anno è uno dei titolari della Primavera di Federico Guidi, nonché dell'U19 del Portogallo. Proprio dopo l'ultima convocazione e prestazione, il calciatore ha attirato su di sé l'attenzio di diversi club europei. Tiago Pinto ha bloccato un'eventuale cessione in prestito a gennaio perché la Roma vuole averlo sotto controllo a Trigoria tra Primavera e Prima squadra fino a giugno (quando al momento scadono i contratti sia di Mourinho che del GM). 

Per quanto riguarda il futuro del calciatore, lui ha un contratto con la Roma fino al 2026, ha ancora un'altra stagione di Primavera davanti ed è ben felice di rimanere in giallorosso, cercando di rimanerci il più a lungo possibile. 


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