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VoceMondiale - Curiosità e aneddoti in giallorosso...l'Ecuador

di Luca d'Alessandro

Terzo Mondiale per la Tricolor che ha fatto del fattore altura il suo punto di forza. Imbattuto in casa (e sì che l'area rarefatta per chi non è abituato si fa sentire, così come le traiettorie del pallone che vola neanche fossimo dentro a Holly e Benji), ha ottenuto 0 punti in trasferta. In un girone che li vede confrontarsi con Francia, Svizzera e l'Honduras, l'Ecuador vorrà onorare la memoria di Chucho Benitez, morto in circostanze misteriose l'estate scorsa a Doha, in Qatar, dove aveva da poco firmato un contratto con l'Al Jaish. Il ct Rueda a nome di tutti aveva chiesto alla FIFA di ritirare eccezionalmente il suo numero 11 dalla lista, ma non è stato esaudito.

LA ROSA

PORTIERI: Maximo Banguera (Barcelona), Adrian Bone (El Nacional), Alexander Dominguez (LDU)

DIFENSORI: Gabriel Achilier (Emelec), Walter Ayovi (Pachuca), Oscar Bagui (Emelec), Frickson Erazo (Flamengo), Jorge Guagua (Emelec), Juan Carlos Paredes (Barcelona)

CENTROCAMPISTI: Segundo Castillo (Al Hilal), Carlos Gruezo (Stoccarda), Renato Ibarra (Vitesse Arnhem), Fidel Martinez (Tijuana), Cristian Noboa (Dynamo Mosca), Pedro Quinonez (Emelec), Luis Saritama (Barcelona), Antonio Valencia (Manchester United)

ATTACCANTI: Jaime Ayovi (Tijuana), Felipe Caicedo (Al-Jazeera), Jefferson Montero (Morelia), Joao Rojas (Cruz Azul), Enner Valencia (Pachuca), Armando Wila (Universidad Catolica).

IL MISTER - Reinaldo Rueda guida la Tricolor dal 2010, dopo aver riportato l'Honduras a un Mondiale. Insegnante d'educazione fisica, fa dell'organizzazione tattica il suo punto di forza. 4-4-2 o 4-2-3-1 gli schemi adottati per valorizzare al meglio le fasce, punto di forza dell'Ecuador.

GIOCATORI CHIAVE - L'ala del Man Utd Antonio Valencia, Cristhian Noboa e gli attaccanti Caicedo e Montero rappresentano le nuove speranze del calcio made in Ecuador. Insieme a loro gli evergreen Mendez e Walter Ayovi.

STORIA - Solo di recente l'Ecuador si è affacciato al grande calcio. La prima apparizione in una fase finale del Mondiale fu quella del 2002 in Giappone e Korea. Per qualche giorno, poiché furono avversari dell'Italia di Trapattoni, lo spauracchio anti Italia fu l'ala Ulysses De La Cruz, dipinto con la corsa di Conti, il dribbling di Garrincha e il piede di Beckham: si rivelò un giocatore modesto. Nel 2006 in Germania raggiunsero il loro massimo traguardo giungendo agli ottavi di finale. 

L'ECUADOR E LA ROMA - Byron Aldemar Moreno Ruales nel 2002 in occasione del Mondiale disputato in Giappone e Korea incrociò il destino della Roma e dell'Italia. L'ex arbitro ecuadoriano fu protagonista, con una direzione di gara alquanto sospetta, dell'eliminazione degli azzurri appannaggio delle Korea. Gli episodi più contestati furono l'annullamento del gol a Damiano Tommasi e l'espulsione per una presunta simulazione di Totti.

 


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