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Ranieri: "La Juventus è un grosso ostacolo. Io voglio vincere" VIDEO!

di Pascal Desiato

Ritrova la sua ex squadra e Aquilani. Consacrazione per la Roma?

"Io parlo di grosso ostacolo. E' una squadra forte e società forte. Gli esami non finiscono mai".

Risposta a Blanc?

"Parlo di calcio".

Menez dietro le punte?

"Si esprime bene ovunque, crea superiorità numerica . Ci vuole lui, perchè a volte i campioni bloccano il gioco delle squadre, è indispensabile Menez al di là di dove viene messo".

Si sente fotunato ad avere Menez, lo vede fragile?

"Non è fragile, è un potenziale campione, è un anno importante per lui".

Ha un pò di rabbia in più nell'affrontare la sua ex squadra? E la Roma sta meglio della Juve?

"No, la Roma non sta meglio. Siamo ancora sotto in classifica e dobbiamo vincere. Io voglio vincere, sia che si tratti della Juventus sia di un'altra squadra. Mi accompagna la voglia di vincere sempre".

Greco sta bene, può affrontare la partita dal primo minuto vista l'assenza di Pizarro, Perrotta e Taddei?

"Deciderò se farlo giocare dall'inizio. Ha fatto due ottime partite entrando col Basilea e con l'altra squadra. Poi ha giocato tutta la partita con la Fiorentina e ha avuto i crampi. Domani non gli verranno".

Aquilani?

"Io lo vedevo quando stavo al Chelsea e aveva 16 anni. E' un giocatore splendido, un campione eccezionale. Spero siano finiti i suoi infortuni".

C'è voglia di rivalsa verso Del Neri che le ha fatto perdere lo scudetto l'anno scorso?

"No, non ci deve essere voglia di rivalsa. Dobbiamo avere voglia di vincere come sempre. Andiamo ad affrontare una squadra messa bene, non dobbiamo sbagliare nulla perchè hanno campioni che conosco bene e che possono risolvere la partita in qualunque momento".

Facendo il gioco delle torri, chi butterebbe giù tra Totti e Del Piero?

"Da allenatore della Roma mi terrei Totti".

Similitudini e differenze tra loro?

"I campioni sono tutti differenti, di carattere e di tecnica ma hanno il dono che pochi hanno, quello di far innamorare i propri tifosi e quelli avversari".

Le farà piacere ritrovare il suo vecchio staff?

"Sì, come sempre".

Tornando alla Roma, è cambiato lo scenario. Si abituerà a queste altalene?

"Se ci si abitua non ci sono stimoli, è il bello del calcio italiano".

Si potranno vedere insieme Menez Totti Borriello e Vucinic?

"E ci mettiamo dentro anche quelli della primavera? Quando vuoi lottare su tre obiettivi devi avere tanti validi campioni, poi a turno giocheranno a seconda di chi sta meglio. Bisogna accettare questo perchè le grandi squadre hanno grandi campioni"

Cosa c'è di diverso rispetto allo scorso anno? E cosa teme della Juventus?

"L'anno scorso sono subentrato a Spalletti. Quest'anno abbiamo dovuto ricominciare da zero e non siamo riusciti a ripartire come volevamo ma ora ci stiamo riprendendo. La Juventus è formata da campioni e lotta in ogni momento"

Vi sentite da scudetto e la gara di domani darà la risposta?

"Non sarà la gara di domani a darcela. Questo gruppo ha carattere e qualità e continuità. Per due anni la Roma ha sfiorato lo scudetto. Dobbiamo lavorare e superare volta per volta gli ostacoli che ci si presentano davanti"

Oggi la vediamo più tranquillo rispetto alle precedenti conferenze

"No, dentro di me sono grintoso e determinato. Sono bello carico, è una sua sensazione"

Del Neri le ha fatto lo scherzetto con la Samp l'anno scorso

"E' un grande allenatore. Affrontiamo una grande squadra, non c'è voglia di rivalsa, ma la motivazione che c'è nell'affrontare una grande squadra. Giocano col 4-4-2 alcuni dicono scolastico, ma non è scolastico."

Tra i motivi della rinascita della Roma c'è anche la difesa che non prende più gol

"I motivi sono tanti. Prima non riuscivamo fare gol ma ne prendevamo subito uno al primo errore. Il motivo della reazione è il fatto che non abbiamo voluto starci, abbiamo lottato. Questo gruppo è così, vuole lottare. Questo mi inorgoglisce molto"

Totti-Vucinic o Totti-Borriello cambia il modo di giocare della squadra'

"Naturalmente ogni campione ha le sue caratteristiche. Totti e Vucinic si conoscono da tanto tempo. Borriello invece ha fatto un movimento nell'ultima partita che Totti non si aspettava. Ma la forza dei campioni è che sanno giocare in sintonia e in breve tempo"

C'è sempre uno di troppo tra Totti-Vucinic e Borriello?

"No, bisogna vedere i momenti e gli stati di forma".

E' difficile per lei mandare Totti in panchina?

"Non è difficile, perchè devo fare il bene della Roma. Il difficile non è mandare in panchina Totti, ma non convocare giocatori come Antunes, che si allena sempre e non lo convoco mai. Mi dispiace molto. Con Totti c'è una corsia preferenziale nel senso che ci intendiamo molto. Ma questo non cambia le mie scelte per il bene della Roma. Non mi sono mai pentito di aver mandato in panchina Totti",

Che differenza c'è tra il rapporto che ha con Totti e quello avuto con Del Piero alla Juve?

"Il rapporto è stato sereno e tranquillo anche con Del Piero. Io il rapporto non ce l'ho avuto solo con un giornale e col direttore di un giornale. Ma 3/4 di quel giornale stavano con me"
 


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