Con Vina salgono a 7 gli uruguaiani giallorossi: c'è un campione d'Italia

09.08.2021 08:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Con Vina salgono a 7 gli uruguaiani giallorossi: c'è un campione d'Italia
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La Roma ha ufficializzato l’acquisto di Matias Vina, 23enne uruguaiano in forza al Palmeiras, designato come sostituto dell’infortunato Leonardo Spinazzola, la cui rottura del tendine d’Achille sinistro lo terrà fuori gioco sino all’inizio del 2022.

In 94 anni di storia, però, Matias Vina sarà solo il settimo calciatore uruguaiano a vestire la maglia giallorossa. Andiamo a scoprire, in rigoroso ordine cronologico, quali altri suoi connazionali hanno vestito la casacca capitolina.

GHIGGIA – Il primo fu Alcides Ghiggia, nella Capitale dal 1953 al 1961. Nel corso della sua avventura romana, fu nominato capitano a partire dalla stagione 1957/1958, rimanendovi sino all’annata seguente. Lascia la Roma dopo aver conquistato l’unico titolo europeo del club, ossia la Coppa delle Fiere 1960/1961 superando in finale il Birmingham (2-2 all’andata, 2-0 al ritorno). Entra a far parte della Hall of Fame della Roma nel 2014. Nel 1950 è tra i protagonisti del secondo titolo mondiale vinto dall’Uruguay, segnando la rete del gol-vittoria nell’ultima partita contro il Brasile, che sancì l’ormai celeberrimo Maracanazo. In seguito, ottenne la cittadinanza italiana e giocò anche per la Nazionale, fallendo clamorosamente la qualificazione al Mondiale del 1958. È scomparso il 16 luglio 2015.

SCHIAFFINO – Considerato tra i migliori calciatori uruguaiani di tutti i tempi, militò nella Roma a fine carriera dal 1960 al 1962. Nonostante il poco tempo trascorso nella Capitale, vince la Coppa delle Fiere pocanzi citata. Anch’egli fu tra i protagonisti della vittoria al Mondiale 1950 dell’Uruguay: sua, infatti, la rete del momentaneo 1-1 prima del 2-1 di Ghiggia. Qualche anno dopo, Schiaffino ricordò così quell’impresa: «Ci liberammo dell'angoscia che ci portammo in tutta la partita, piangendo di gioia, pensando alle nostre famiglie in Uruguay, mentre i nostri avversari piangevano per l'amarezza della disfatta. Ad un certo momento provai tristezza per quello che stava succedendo. Mancavano 13 minuti alla fine. Sicuramente tutto il Brasile stava vivendo un dramma. Mi sembra di rivivere gli ultimi istanti sul campo di gioco: le facce tirate di tutti i brasiliani, la disperazione per un risultato impensato e un pubblico silenzioso come mai era successo, presagio che la tragedia stava avvicinandosi». È scomparso il 14 novembre 2002.

FONSECA – Solo omonimo dell’ex tecnico Paulo Fonseca, l’attaccante Daniel ha militato nella Capitale dal 1994 al 1997, segnando 20 reti in 65 partite di Serie A. Dopo averlo prelevato dal Napoli, l’allora presidente Franco Sensi dichiarò: «Ho dato a Mazzone una Ferrari». Vince i suoi unici titoli italiani una volta passato alla Juventus, mentre nel 1995 solleva al cielo la Copa America con l’Uruguay. Oggi è un procuratore sportivo.

GUIGOU – Nell’estate del 2000, il centrocampista sbarcò nella Capitale dal Nacional per 6 miliardi di euro. Con la conquista dello scudetto il 17 giugno 2001 nel 3-1 contro il Parma e della Supercoppa Italiana contro la Fiorentina (3-0), Guigou risulta essere il calciatore uruguaiano più titolato nella storia della Roma. Iscrive ulteriormente il suo nome negli annali giallorossi segnando la rete che permise ai capitolini di espugnare Anfield Road il 22 febbraio 2001 negli ottavi di finale di Coppa UEFA. Un gol, però, inutile ai fini del passaggio del turno in virtù del ko casalingo di una settimana prima allo stadio Olimpico per 2-0. Pur non seguendo il calcio come prima, Guigou oggi è un intermediario.

LOPEZ El Conejo approda nella Capitale nell’estate del 2012, segnando subito al debutto contro il Catania nel 2-2 finale. Quello rimarrà l’unico lampo di un’avventura capitolina mai decollata, così come le successive esperienze con Udinese ed Hellas Verona, migliori dal punto di vista dei numeri ma non complessivamente esaltanti. Attualmente gioca in Messico con il Tigres UANL.

GOICOECHEA – Anche il portiere approda a Roma nella stessa estate di Nico Lopez. Diventa titolare dopo l’infortunio accorso a Stekelenburg il 31 ottobre nel match contro il Parma, ma la sua avventura capitolina sarà ricordata per due incredibili errori. Il primo risale al derby dell’11 novembre 2012, vinto 3-2 dalla Lazio anche grazie al gol del momentaneo 1-1 firmato da Candreva direttamente su punizione, con un tiro centrale che Goicoechea, complice la pioggia battente, si fa sfuggire goffamente. Ancor più tragicomica l’autorete del 1° febbraio 2013 nel ko interno per 4-2 contro il Cagliari, quando il portiere uruguaiano spinge letteralmente in porta un innocuo cross dalla sinistra di Avelar. All’indomani di quell’onta, Zeman fu sollevato dall’incarico in favore del “traghettatore” Andreazzoli. È attualmente svincolato dopo 6 stagioni al Tolosa nel ruolo di secondo portiere.