Er gol de Turone era bono - La recensione

19.10.2022 22:30 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Recensione di Marco Rossi Mercanti
Er gol de Turone era bono - La recensione
© foto di Vocegiallorossa.it

La storia del calcio è piena zeppa di episodi controversi e discutibili, ma ce n’è uno in particolare che continua a suscitare polemiche a distanza di 41 anni: il gol di Turone.

Per i pochi che non ne avessero mai sentito parlare, il riferimento è alla rete annullata a Maurizio “Ramon” Turone, calciatore della Roma, durante lo scontro diretto di Torino contro la Juventus del 10 maggio 1981. Si giocava la terzultima giornata della stagione 1980/1981 e i bianconeri si presentarono all’evento con una lunghezza di vantaggio sui giallorossi che, in caso di successo, avrebbero scavalcato i rivali di un punto (all’epoca la vittoria ne valeva 2). Il match terminò a reti bianche a causa della decisione dell’arbitro Bergamo, assistito dal guardalinee Sancini, di annullare per fuorigioco il colpo di testa di Turone.

Un episodio che da quel 10 maggio 1981 è entrato ufficialmente nell’immaginario degli appassionati di calcio, coinvolgendo in particolare i tifosi romanisti che accarezzavano l’idea di tornare sul tetto d’Italia dopo 39 anni. Un sogno svanito sul più bello a causa di quella bandierina alzata, con l’esultanza di Turone a spezzarsi pochi istanti dopo tra lo stupore generale.

Il gol di Turone ha lasciato un segno così indelebile che domenica 23 ottobre sbarcherà al Festival di Roma per poi uscire nei cinema il 24, 25, 26 e 27. Il documentario, prodotto da Aurora Film in collaborazione con RAI Cinema, e intitolato “Er gol de Turone era bono”, è stato realizzato da Francesco Micciché e Lorenzo Rossi Espagnet, che si sono avvalsi della collaborazione di Stefano Discreti e di Alberto Mandolesi (storico giornalista e speaker romanista) per raccogliere le testimonianze dei protagonisti in merito al famigerato episodio.

Chiariamo subito un aspetto. A dispetto di quello che si potrebbe pensare leggendo il titolo, “Er gol de Turone era bono” non è un documentario di parte. L’opera, infatti, racconta in maniera totalmente imparziale la vicenda ascoltando chi ha vissuto in prima persona l’evento come calciatore (Pruzzo e Prandelli), come direttore di gara (l’ex arbitro Bergamo e l’ex guardalinee Sancini), come addetto ai lavori (i giornalisti Giorgio Martino e Paolo Rossi) e come tifoso-vip (l’attore Paolo Calabresi e il critico d’arte Luca Beatrice). Questi sono solo alcuni dei personaggi chiamati a esprimere la loro opinione a riguardo, con tante altre personalità presenti nel documentario tra cui, ovviamente, il protagonista assoluto Maurizio Turone.

“Er gol de Turone era bono” è un’opera nostalgica che racconta un tipo di calcio che non c’è più, a partire dagli innumerevoli tifosi al seguito della squadra del cuore in trasferte che non erano delle gite di piacere, ma veri e propri viaggi della speranza. Tutte le difficoltà oggettive, però, sono spazzate via dall’amore viscerale per la propria squadra (la Roma in questo caso), una passione forse modificata negli anni per i tanti cambiamenti in questo sport, ma certamente rimasta immutata.

Il documentario, però, non è solo un amarcord rivolto alla stretta nicchia di chi era presente il 10 maggio 1981 a Torino. “Er gol de Turone era bono”, anzi, è forse più adatto per un pubblico più giovane che non ha vissuto in prima persona l’evento e che ne ha solo sentito parlare. Questo perché l’opera di Francesco Micciché e Lorenzo Rossi Espagnet ha il potere di trasportarti direttamente a quel Juventus-Roma, una sorta di viaggio nel tempo che permette di immedesimarti appieno in quello che si è vissuto prima, durante e soprattutto dopo la partita.

Al termine della visione, è facile immaginare come i tifosi romanisti siano quelli più coinvolti perché “costretti” a rivivere una pagina comunque storica, seppur in negativo, della Roma. Tuttavia, come già accennato in precedenza, sarebbe riduttivo consigliarlo solo ai cuori giallorossi, perché “Er gol de Turone era bono” non è solo la descrizione di una rete annullata, ma è un racconto che va al di là del calcio, che spiega come un qualcosa avvenuto in campo sia diventato un vero e proprio fenomeno sociale.

A distanza di 41 anni, l’episodio è ancora fortemente attuale, motivo per il quale è destinato a far parlare anche nelle future generazioni di calciofili. Le discussioni tra chi sostiene fosse gol e chi afferma il contrario sono destinate ad andare avanti per molto tempo. L’auspicio è che anche il documentario possa far parlare di sé positivamente ed entrare nella mente e nel cuore degli spettatori: i presupposti ci sono tutti.

© foto di Vocegiallorossa.it