Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Fiorentina 4-2

09.12.2012 11:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Fiorentina 4-2
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Il team arbitrale diretto dal livornese Luca Banti, protagonista della sfida tra Roma e Fiorentina terminata 4-2 per i giallorossi, ha offerto diversi spunti per analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 14' la Fiorentina, dopo essere andata sotto, pareggia i conti con un gol che nasce da un calcio piazzato. Al momento della battuta di Bojra Valero, Luca Toni, Alberto Aquilani e Stefan Savic si trovano in posizione di fuorigioco; non lo è invece Gonzalo Rodriguez, che riceve il pallone poi giocato per Facundo Roncaglia che appoggia in rete. La posizione di fuorigioco non è di per sé un'infrazione e il Regolamento spiega quando essa diventa punibile:

Un calciatore in posizione di fuorigioco deve essere punito solo se, a giudizio dell’arbitro, nel momento in cui un suo compagno gioca il pallone o è da questo toccato, egli prende parte attiva al gioco:

- intervenendo nel gioco;
oppure
- influenzando un avversario;
oppure
- traendo vantaggio da tale posizione.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 11 "Il Fuorigioco").

Secondo il giudizio del secondo assistente di Banti, nessuno dei giocatori in posizione irregolare interviene nel gioco, influenza un avversario o trae vantaggio dalla sua posizione: per questo motivo, Gonzalo Rodriguez, non in posizione di fuorigioco, ha potuto proseguire l'azione che ha poi portato al provvisorio 1-1 viola.

Al 35', la Fiorentina rimane momentaneamente con dieci uomini in campo: Luca Toni è infatti costretto a uscire a causa di una ferita che gli fa perdere sangue. In casi simili, l'arbitro è obbligato a fare uscire il giocatore coinvolto:

L'arbitro:
(...)
si assicura che un calciatore che presenti una ferita sanguinante esca dal terreno di gioco. Il calciatore potrà rientrarvi solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’arbitro, il quale deve accertarsi che a perdita di sangue sia stata arrestata;
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 5 "L'arbitro")

Non sono ammesse per nessun motivo deroghe o interpretazioni di questo punto del Regolamento, E’ infatti assolutamente vietato, per ovvie ragioni igieniche,permettere a un calciatore che sanguina di proseguire il gioco e quindi di venire a contatto con compagni e avversari.

Nel secondo tempo, due giocatori della Fiorentina si rendono protagonisti di episodi similari: prima Gonzalo Rodriguez (con un fallo su Mattia Destro al 69'), poi Facundo Roncaglia (intervenendo irregolarmente all'81' su Francesco Totti) impediscono con scorrettezze che la Roma riparta in contropiede. In casi simili, si parla di comportamento antisportivo, come specificato dal Regolamento.

Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(...)
commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una promettente azione d’attacco;
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

In entrambe le situazioni, Banti ha conseguentemente ammonito i giocatori viola.