Il filo di Genoa-Roma: Nicolas Burdisso

07.01.2017 11:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Il filo di Genoa-Roma: Nicolas Burdisso
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Terminata la pausa per le festività natalizie, la Roma torna in campo per l'ultima giornata del girone d'andata, ospite del Genoa nel sempre ostico campo di “Marassi”. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Nicolas Burdisso.

Nicolas Andrés Burdisso nasce ad Altos de Chipiòn il 12 aprile 1981. Dopo due anni tra le giovanili del Boca Juniors, nel 1999 viene promosso in Prima Squadra. Resterà con gli Xeneizes sino al 2004 e, in tale arco di tempo, il difensore argentino si toglierà diverse soddisfazioni, tra cui tre vittorie in Copa Libertadores e due in Coppa Intercontinentale.

Nell'estate del 2004 viene prelevato dall'Inter ma, poco dopo il suo approdo, alla figlia Angelina viene diagnostica una leucemia acuta. Costretto a tornare in patria per assistere alle sue cure, Burdisso chiede a Moratti, allora presidente dell'Inter, la rescissione del contratto; tuttavia, il patron nerazzurro rifiuta, anzi si mantiene in costante contatto con il suo tesserato, concedendogli tutto il tempo necessario.

Guarita la figlia, nell'autunno del 2005 Burdisso torna a disposizione di Roberto Mancini e una volta entrato in campo il 16 ottobre contro il Livorno, il pubblico della Beneamata gli concede una commovente standing-ovation. Il 6 marzo 2007, durante il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Valencia, si rende protagonista di una spettacolare rissa con i suoi avversari, colpendo con un pugno il portiere Navarro e procurandogli la frattura del setto nasale: l'increscioso episodio lo terrà fuori dai campi europei per 6 partite. Durante il periodo all'Inter, oltre ad aver vinto tutto in ambito nazionale, diventa l'ultimo giocatore a indossare la maglia numero 3, appartenente alla bandiera nerazzurra Facchetti e ritirata dopo la sua scomparsa il 4 settembre 2006.

Il 22 agosto 2009 si trasferisce alla Roma in prestito, debuttando poche ore dopo nella prima giornata di campionato a Marassi contro il Genoa: i giallorossi usciranno sconfitti per 3-2, ma il difensore risulterà tra i migliori in campo. Chiude la prima stagione con la Roma con 33 presenze e 2 reti (contro Palermo e Parma), tra i protagonisti della straordinaria cavalcata del team di Ranieri, che termina l'anno a un passo dall'agognato scudetto, vinto dall'Inter (che avrebbe conquistato il Triplete) solo all'ultima giornata.

Acquistato a titolo definitivo per 8 milioni di euro, la seconda stagione con la Roma, che vede accanto a lui anche il fratello, Guollermo, non inizia bene per Burdisso, espulso durante la pesante sconfitta a Cagliari (5-1) nella seconda giornata di A, per un duro intervento ai danni di Daniele Conti, che uscirà anche dal campo. Il 15 novembre 2011, impegnato in Colombia con l'Argentina, subisce un gravissimo infortunio che lo costringerà a restare ai box per tutta l'annata calcistica.

Con Zeman in panchina, ritrova un posto da titolare, contribuendo alla vittoria contro il Milan per 4-2 con un colpo di testa, una delle poche apparizioni scintillanti della seconda Roma zemaniana. Con l'avvento di Rudi Garcia, gli spazi dell'argentino sono sempre più ridotti a causa del duo Castan-Benatia. Pertanto, nel gennaio 2014 annuncia di voler lasciare la Capitale per trasferirsi in un club che possa garantirgli un maggior impiego, soprattutto in vista del Mondiale in Brasile.

Dunque, per la cifra simbolica di 1000 euro, il 23 gennaio diventa un nuovo giocatore del Genoa, dove si ritaglia subito uno spazio importante nella retroguardia del Grifone. Nonostante la titolarità ritrovata e diverse buone prestazioni, non raggiunge l'obiettivo di partecipare alla rassegna iridata con l'Argentina, la cui ultima presenza sarà proprio quella sciagurata partita contro la Colombia. Dopo la cessione di Luca Antonelli al Milan nel gennaio 2015, Burdisso viene nominato nuovo capitano del Grifone.

Identikit: Nicolas Andrés Burdisso

Presenze in A: 283 (101 con la Roma)

Reti in A: 10 (6 con la Roma)

Palmarès: 4 Campionati italiani (Inter, 2005/2006 – 2006/2007 – 2007/2008 – 2008/2009), 2 Coppe Italia (Inter, 2004/2005 – 2005/2006), 3 Supercoppe Italiane (Inter, 2005 – 2006 – 2008), 2 Campionati argentini (Boca Juniors, Apertura 2000 – Apertura 2003), 3 Copa Libertadores (Boca Juniors, 2000 – 2001 – 2003), 2 Coppe Intercontinentali (Boca Juniors, 2000 – 2003), 1 Oro olimpico (Argentina, Atene 2004), 1 Campionato Mondiale Under 20 (Argentina, 2001).