Il filo di Roma-Barcellona: Luis Enrique

15.09.2015 15:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Il filo di Roma-Barcellona: Luis Enrique
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Domani sera ci sarà l'esordio della Roma nella Champions League 2015/2016. Di fronte si troverà l'avversario peggiore che le potesse capitare, ovvero il Barcellona campione d'Europa dell'ex Luis Enrique, con un certo Lionel Messi pronto a dar mostra della sua immensa classe. I giallorossi, dunque, oltre a una prova collettiva sopra le loro possibilità, avranno bisogno di tutto l'aiuto dello stadio Olimpico per uscire indenni da una sfida che sembra già scritta. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it vuole analizzare ogni volta un personaggio diverso, legato per qualche motivo al match che si disputerà: oggi abbiamo scelto Luis Enrique.

Luis Enrique Martinez Garcia nasce a Gijon l'8 maggio 1970. Durante la sua carriera, ha sempre militato nella Liga spagnola, cambiando solamente tre maglie: Sporting Gijon, Real Madrid e Barcellona, vincendo praticamente di tutto. L'esordio assoluto in Liga avviene con la casacca della squadra della sua città il 24 settembre 1989, quando il Malaga riesce a espugnare per 1-0 l'El Molinòn. Nel 1991 passa alle Merengues, dove viene spostato a centrocampo nonostante i due anni precedenti in cui guidava l'attacco dello Sporting Gijon. Nel 1996 lascia la Capitale spagnola per accasarsi agli acerrimi rivali del Barcellona, del quale diverrà un simbolo per le 8 stagioni finali della sua carriera da calciatore, conclusasi il 16 maggio 2004 contro il Racing Santander.

Con la nazionale spagnola, invece, ha ottenuto 62 presenze condite da 12 gol. Durante i mondiali del 1994, nei minuti finali del match contro l'Italia, subisce una gomitata da parte di Mauro Tassotti, non ravvisata dall'arbitro; in seguito alla prova televisiva, l'italiano viene squalificato per 8 giornate.

Il 18 giugno 2008 inizia la carriera di allenatore subentrando a Josep Guardiola alla guida del Barcellona B, club che guiderà sino al 31 maggio 2011, quando decide di lasciarlo perché ritiene concluso il suo ciclo. Pochi giorni dopo, le strade di Luis Enrique e la Roma s'incontrano, dal momento che la neo-proprietà americana decide di affidargli la guida della prima squadra giallorossa. L'esordio assoluto cade il 18 agosto 2011 nell'andata del play-off valido per l'accesso ai gironi di Europa League contro lo Slovan Bratislava, terminato 1-0 per gli slovacchi. Nel match di ritorno, nonostante il gol iniziale di Perrotta, gli uomini di Luis Enrique si fanno raggiungere nel finale, conquistando un 1-1 che li estromette clamorosamente dalla seconda competizione europea per club. In campionato le cose non vanno meglio: ottiene una sconfitta casalinga per 2-1 contro il Cagliari all'esordio (in realtà, la Roma avrebbe dovuto giocare a Bologna, ma la prima giornata fu rinviata) e, dopo due pareggi contro Inter e Siena, conquista la prima vittoria in A fuori casa contro il Parma, grazie a un colpo di testa di Osvaldo. Il 10 maggio 2012, al termine di un allenamento, comunica alla sua squadra l'intenzione di dimettersi, dopo aver condotto la Roma al settimo posto e dopo un anno costellato da tantissime ombre (vedi i due derby persi, evento che non accadeva dalla stagione 1997/1998 con Zeman) e da poche luci (Bologna-Roma 0-2, Napoli-Roma 1-3 e Roma-Inter 4-0 resteranno probabilmente le migliori prestazioni della squadra giallorossa sotto la sua guida).

Conclusa l'esperienza romana, il tecnico asturiano si prende un anno sabbatico per poi firmare per il Celta Vigo. Il 16 maggio 2014, dopo aver conquistato un ottimo nono posto, decide di lasciare il club per accasarsi nuovamente al Barcellona, questa volta però per allenare la prima squadra. Durante la scorsa stagione, al debutto sulla panchina dei blaugrana, Luis Enrique conquista svariati record e trofei, replicando l'impresa di Guardiola nel conquistare il Triplete (Liga, Coppa del Re e Champions League) al primo colpo. Tuttavia, dopo la sofferta vittoria nella Supercoppa Europea contro il Siviglia, il suo Barcellona esce malamente sconfitto nella doppia finale per la Supercoppa spagnola, vinta dall'Athletic Bilbao, capace di annientare 4-0 i campioni d'Europa al San Mames e alzando il trofeo al Camp Nou dopo l'1-1 del ritorno.

Il destino ha voluto che, a distanza di un mese e mezzo dal Trofeo Gamper, Luis Enrique e la Roma tornino a scontrarsi in Champions League: ad agosto non ci fu partita (3-0 per i blaugrana) e ora ai giallorossi non resta che dimostrare di aver trovato delle contromisure, qualora esistano, per contrastare questa corazzata chiamata Barcellona.

Identikit: Luis Enrique Martinez Garcia

Palmarès (da giocatore): 3 Liga (1 Real Madrid, 1994/1995; 2 Barcellona, 1997/1998 – 1998/1999), 3 Coppe del Re (1 Real Madrid, 1992/1993; 2 Barcellona, 1996/1997 – 1997/1998), 2 Supercoppe di Spagna (1 Real Madrid, 1993; 1 Barcellona, 1996), 1 Coppa delle Coppe (Barcellona, 1996/1997), 1 Supercoppa Europea (Barcellona, 1997), 1 Oro olimpico (Spagna, Barcellona 1992).

Palmarès (da allenatore): 1 Liga (Barcellona, 2014/2015), 1 Coppa del Re (Barcellona, 2014/2015), 1 Champions League (Barcellona, 2014/2015), 1 Supercoppa Europea (Barcellona, 2015).