DiBenedetto: "Per me è scontato che Unicredit venderà le proprie quote a dei romani"

14.10.2011 17:43 di  Paolo Vaccaro   vedi letture
Fonte: Bloomberg.com
DiBenedetto: "Per me è scontato che Unicredit venderà le proprie quote a dei romani"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Il portale Bloomberg.com riporta l'intervista al neo-presidente dell'A.S. Roma, Thomas DiBenedetto. Queste le sue parole in merito alla validità del progetto tecnico della società: "La chiave non è solo avere i giocatori giovani, ma dare ai giocatori giovani la possibilità di vincere. Ci vuole uno schema valido, una tattica ben precisa e una personalità nel gioco, insieme alle capacità fisiche. A cinque anni da oggi, vedo una Roma molto forte, di successo all’interno del campo da gioco. Ma vedo anche il successo dal punto di vista economico". Sul fair play finanziario: "Penso sia molto importante mettere un limite alle potenzialità economiche dei club, ne beneficieranno soprrattutto i piccoli club, che non avranno la tentazione di far firmare contratti più onerosi di quanto possano permettersi". Sull’identità di coloro che rileveranno le quote in A.S. Roma di Unicredit: "Non posso parlare a nome di Unicredit, ma do per scontato il fatto che loro cederanno la loro partecipazione nelle azioni della As Roma ad una coppia di romani, che saranno sicuramente interessati a fare il bene del team". Su Luis Enrique: "Inizialmente la stampa italiana ha pressato Luis, e ha cercato di farlo anche con me.

E’ stata un po’ critica, hanno cercato di farmi dire cose che sarebbero state in contraddizione con Luis, che ho sostenuto al 100 per cento. Credo in lui e credo nell’idea che abbiamo. E' importante che tutti siano parte della squadra, nessuno è più grande della squadra. Non vogliamo una squadra in cui si faccia affidamento su un solo giocatore. Vogliamo che tutti facciano del loro meglio e che lavorino al massimo per vincere". Infine, una battuta sulla grande attenzione datagli dai media da quando è entrato nel mondo del calcio: "E' una nuova esperienza per me, davvero non mi piace molto la visibilità. Ora all’improvviso sono diventato un personaggio pubblico, almeno a Roma. Ho detto fin dall’inizio che bisognasse essere pazienti. Sono sorpreso di quanto sia stato intenso l’interesse dei media. Pensavo che fosse tanto, ma mi sarei mai immaginato che sarebbe stato così".