Dzeko: "Sono felice di essere in questo club. Il mio gol più bello contro il Chelsea"

12.06.2020 20:00 di  Alessandro Pau   vedi letture
Dzeko: "Sono felice di essere in questo club. Il mio gol più bello contro il Chelsea"
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Edin Dzeko è intervenuto ieri pomeriggio in diretta Instagram con la pagina della compagnia aerea Qatar Airways. Ecco le sue parole:

Come stai?
“Bene grazie. È tutto ok dopo il lockdown. Ora ci possiamo allenare e tra poco riprenderemo a giocare. Sono felice”.

Come hai speso il tempo in quarantena?
“Non è stata la miglior parte dell’anno. Siamo stati chiusi in casa per due mesi, ma ci sono stati anche degli aspetti positivi. Per esempio sono stato molto con la mia famiglia e i miei figli, i quali sono stati molto felici di passare del tempo con me, perché spesso gli manco e ci manchiamo a vicenda. Mi sono allenato da solo, 6 volte a settimane. All’inizio è stato anche divertente, ma alla fine non vedevo l’ora di tornare in campo e di allenarmi con i compagni”.

Chi è il compagno di squadra più divertente?
“Noi siamo quasi fratelli più che compagni. Credo Juan Jesus sia il più divertente, a volte quando la situazione non è delle migliori lui cerca di portare positività con degli scherzi”.

Vivi a Roma?
“Sì, vivo fuori città, vicino al mare”.

Cosa ti piace di più di Roma?
“Mi piace tutto. Qui il tempo è sempre bello, il cibo è delizioso. Questa è una città storica, quando le persone vengono qui ci sono tante cose da vedere. Sono felice di far parte di questo club e di una città bella come Roma”.

Qual è il tuo gol preferito segnato con la Roma?
“Per me è una bella domanda. Probabilmente il mio gol preferito è quello contro il Chelsea in Champions League al volo col sinistro. Non solo perché c’erano i tifosi dietro la porta, ma anche per le sensazioni, per il risultato, per la competizione. Non lo scorderò mai”.

Quanto impegno c’è dietro al calcio?
“A volte sembra facile vedere i calciatori giocare in campo divertirsi e segnare, ma non è solo questo. Dietro ci sono anche i sacrifici e tanto lavoro”.

Qual è stato il momento più memorabile della tua carriera?
“Io vengo dalla Bosnia, un paese piccolo. Circa 25 anni fa c’è stata una brutta guerra. Rappresentare la mia nazione in campo è una sensazione magnifica. Quando ci siamo qualificati per la prima volta a una grande competizione, come il Mondiale 2014, è stato incredibile. È un momento che porterò per sempre nel mio cuore”.

Cosa avresti fatto se non fossi diventato un calciatore?
“Ho sempre amato il calcio, anche mio padre è stato un calciatore. Probabilmente deriva da lui. Se non avessi fatto il calciatore forse avrei giocato a basket, ci giocavo sempre a scuola. Ero abbastanza basso ma sono cresciuto molto in quegli anni, forse il basket mi ha aiutato”.

Quale superpotere vorresti avere?
“Vorrei fermare le guerre in tutte il mondo. Questo sarebbe il mio desiderio”.

Quali sono le città con cui sei maggiormente legato?
“Non sono mai stato in Qatar, è una cosa che vorrei cambiare. Ho visitato molte città, ma per me e per la mia carriera calcistica sono state importanti Wolfsburg e Manchester. Ho vinto il campionato in entrambe le città, resterò per sempre legato a loro”.

Chi è il compagno con cui hai legato di più?
“Abbiamo giocato insieme al City, lui viene dalla Serbia, siamo più che semplici compagni: Aleksandar Kolarov”.

Cosa farai quando si potrà riprendere a volare?
“Mi mancano i miei genitori, quando potremo spostarci sarà la prima cosa che farò. Casa mia non è lontana da Roma”.

Quali sono i tre giocatori che porteresti nella Q-suite?
“Kolarov, Kalinic, un altro giocatore che viene dai Balcani, e poi Pellegrini, il vice capitano. Loro sono i tre che porterei ovunque”.