Montella: "Menez ha reagito bene e gli siamo tutti molto vicini. Dobbiamo sempre uscire a testa alta dal campo"

La conferenza integrale di Vincenzo Montella
22.04.2011 13:51 di  Adriano Mazzone   vedi letture
Montella: "Menez ha reagito bene e gli siamo tutti molto vicini. Dobbiamo sempre uscire a testa alta dal campo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Come sta reagendo Menez alle sassate dopo l'Inter?

"Io sono molto dispiaciuto, come sono sicuro lo sia la maggior parte dei tifosi. Non è una bella immagine per i romanisti non sono solo questi, io li ho conosciuti e lo so. Il ragazzo è sereno e ha reagito bene. Oggi l'ho visto bene in allenamento, lo ha interpretato bene ed è disponibile."

Si sente eventualmente pronto a dare la disponibilità a giocare?

"Assolutamente si. Da come l'ho visto io ha reagito bene, siamo tutti dispiaciuti e gli siamo vicini."

Prima dell Inter avevi detto che non basta il talento per vestire la maglia della Roma, ma anche personalità e temperamento. Speri di vedere queste doti che nell'ultima partita si sono viste poco?

"Se guardiamo solo il risultato è così. Io ho rivisto e analizzato le partite e abbiamo avuto spunti interessanti, abbiamo sempre tenuto il possesso palla maggiore degli avversari e abbiamo anhe creato di più, soprattutto contro il Palermo. Quindi ho avuto delle risposte, certo possiamo fare tutti di più ma qualcosa c'è stato."

Dopo l'Inter hai visto una squadra ancora con energie da spendere a livello mentaleo è depressa?

"Siamo dispiaciuti per il risultato, non abbiamo fatto di sicuro una partita eccezionale, ma anche l'Inter non ha fatto molto più di noi, anzi. Non dobbiamo sentirci vittimei della questione fortuna o sfortuna, ma dobbiamo rimboccarci le maniche e invertire la situazione. Se torniamo ad una settimana fa i discorsi erano diversi e le cose non possono essere cambiate tutte nel giro di una settimana. Dobbiamo analizzare le cose con serenità."

Questa decisione di convocare tutti i giocatori a disposizione è per tenere il più unito possibile il gruppo?

"Il gruppo è già unito, lo saremo sempre, nelle difficoltà e nelle gioie."

Tornando sulla questione Menez, si è parlato di un diverbio tra te e il giocatore. Quali sono i veri rapporti tra te e il giocatore?

"Non possiamo chiarire tutte le situazioni che si fanno dall'esterno. Dal mio punto di vista il rapporto è ottimo, può darsi che non ci siamo simpatici, ma non credo. Per me il rapporto è buono, dovreste chiedere a lui."

Menez probabilmente in campo è una risposta all'episodio di martedì?

"Io mi assumo la totale responsabilità sulle scelte della formazione quindi metto in campo la squadra che credo che in quel momento mi possa garantire più cose contro l'avversario. L'allenatore vuole il bene della squadra più di ogni altra cosa."

E' un fallimento il mancato raggiungimento della Champions?
"I problemi ci sono stati, ci sono, sappiamo di aver intrapreso una strada difficoltosa ma so che si può fare di più. Non credo però che stiamo facendo così male come viene detto.
Prima si diceva avessimo la media scudetto, ora non si può buttare tutto per le partite contro Palermo e Inter. Credo di avere equilibrio, non mi faccio condizionare da nulla".

Totti potrebbe raggiungere Baggio
"Sta facendo grandi cose, trascina i suoi compagni, ha uno spirito da combattente, spero possa superare Baggio quanto prima".

Lei ha una visione più positiva della nostra, la Roma merita di lottare per il quarto posto?
"Dobbiamo dimostrarlo sul campo, abbiamo una piccola possibilità di rientrare in corsa. Ci può stare che la Lazio possa perdere a Milano, che l'Udinese possa zoppiccare. Sarebbe grave avere dei rimpianti per qualcosa che non abbiamo fatto. Dobbiamo onorare la tifoseria e noi stessi".

A Vucinic manca un po' di cattiveria?
"E' difficile spiegare certe cose. Un giocatore va sempre in campo per vincere e per segnare, nel suo caso. E' ingiusto colpevolizzare solo lui e Menez. Non dobbiamo nasconderci dietro a queste cose. Poi è normale demoralizzarsi un po' quando i tuoi avversari magari trovano un grandissimo gol, quando fai tanto e poi gli altri concretizzano, può accadere ma non dovrà succedere".

DiBenedetto ha parlato con te quando è venuto a Roma, ha riparlato con te dopo le firme a Boston?
"Se ne parla tanto ma non voglio entrare in questo argomento".

Sei un uomo solo o hai riferimenti importanti, come Montali o Rosella Sensi?
"La prima cosa che insegnano a Coverciano è che l'allenatore è solo. Ciò non toglie che ci sono tante persone accanto a me".

Nel ritorno di Coppa Italia, con Borriello, pensi di fare il 4-4-2?
"Borriello può giocare in tutti i moduli ma nel 4-4-2 gli esterni devono avere determinate caratteristiche".

Si sente di escludere il rischio di un tracollo nel finale di stagione, dato che l'obiettivo Champions sembra sfumare?
"Non deve accadere e non accadrà. Dobbiamo vincere domani e magari ci ritroveremo poi in corsa per il quarto posto. La squadra non mi ha deluso sebbene in alcune occasioni si siano persi gli equilibri di squadra. Ci siamo confrontati e non deve più accadere. Dobbiamo avere amor proprio. Dobbiamo sempre uscire a testa alta dopo aver dato tutto".

Le hanno detto che lei non riesce a cambiare la squadra in corsa
"Ognuno ha la proprio soluzione, chi fa questo mestiere sa che può essere criticato".

Con il 4-2-3-1 uno tra Totti e Borriello è di troppo
"Facciamo un po' di chiarezza. Borriello è un grande giocatore e non è vero che in generale non possa giocare con Totti. Ho esterni che hanno diverse caratteristiche da quelle che dovrei avere per completare l'organico. Totti rende molto di più da centravanti, un po' meno se ha un giocatore davanti. Penso che il campo dica questo, per cui avendo un Totti su questi livelli lo metto a discapito di Borriello. Mi spiace per lui ma l'allenatore deve fare delle scelte".

Come sta Julio Sergio?
"E' stato visitato da Mariani che gli ha dato un protocollo di ripresa. Mi hanno che da martedì si allenerà con il gruppo".

C'è la possibilità poi di vederlo tra i titolari?
"Vedremo".

Per evitare un tracollo basta un'imposizione dell'allenatore o occorrerebbe anche un intervento della dirigenza?
"Tutti stanno andando in questa direzione poi è normale che quando non si è legittimati è difficile avere forza. Se ci fossero più persone legittimate dalla nuova proprietà sarebbe più facile ma non vogliamo alibi".


Chievo?
"Sono organizzati, lavorano sui particolari. E' una squadra pericolosissima".

 

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