Sabatini: "A gennaio avrei dovuto prendere un centrale e un terzino. Il mio rinnovo? Rimango qui"

06.03.2012 17:25 di  Yuri Dell'Aquila   vedi letture
Fonte: Trm - Roma Channel
Sabatini: "A gennaio avrei dovuto prendere un centrale e un terzino. Il mio rinnovo? Rimango qui"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

SKY - Walter Sabatini ha parlato ai microfoni di Sky Sport. L'emittente satellitare ha anticipato alcune parole del ds giallorosso, che ha confermato che Luis Enrique sarà il futuro della Roma e ha affermato di essere pronto a rinnovare il contratto con la Roma. L'intervista andrà a breve in onda su Sky.

"Pentiti della scelta di Luis Enrique? La rifaremmo, siamo assolutamente convinti del tecnico per come lo vediamo lavorare tutti i giorni e per la sua maniera di concepire il calcio. Certamente non è facile parlare oggi ma sarebbe troppo facile parlare dopo un trionfo. Ha apportato una mentalità nuova, quella che volevamo, non siamo minimamente pentiti. Non possiamo essere popolari, ne siamo consapevoli. E' stata forse l'unica volta in cui Luis Enrique avrebbe voluto vincere anche senza giocare bene.

Abbiamo fatto delle scelte corrette, altre meno. I calciatori arrivati e rimasti sono stati scelti da me. Si dice sempre che l'allenatore sia colpevole ma lui fa giocare chi ha a disposizione. A gennaio avrei potuto prendere un difensore in più, un terzino in più.

De Rossi chiede dei campioni? Noi siamo stati coerenti in questo tenendo lui che è un grande campione. Arriveranno giocatori importanti anche se la definizione di campione è generica. Sono campioni perché lo dimostrano in campo e non in base alle valutazioni dei media. Noi comunque ne abbiamo già molti in rosa. Il mio rinnovo? E' un fatto marginale ma sicuramente oggi dopo le critiche dovute anche a delle mie scelte non posso dismettere l'impegno ed è del tutto evidente che rimarrò qui, naturalmente se la Roma vorrà”.

 

RADIO RADIO PALERMO - Queste le parole del ds della Roma, Walter Sabatini, rilasciate nel corso del suo intervento a "Fm Palermo" su Radio Radio Palermo.
"L'interesse della Roma per Hernandez? Abel è sempre stato accostato alla Roma perchè ci sono io. Non lo abbiamo mai cercato perchè rispettiamo il percorso contrattuale che il ragazzo ha con il Palermo. Non ci sono i presupposti per vederlo in maglia giallorossa. Spero che torni velocemente a fare qullo che sa fare perchè ultimamente ha preso una brutta strada tra infortuni e discontinuità. Auguro a questo ragazzo di riprendere a correre velocemente con continuità, per il suo bene e per quello del Palermo.
Chi è più arrabbiato tra Roma e Palermo? Sono situazioni un po' diverse. Il Palermo in casa ha fatto tanti punti e credo che la gente sia soddisfatta del rendimento, fatto salvo per l'ultimo rovescio interno con il Milan. Quella con i rossoneri è stata comunque una partita un po' stregata, decisa da un Ibrahimovic in stato di grazia e quindi non fa testo. Perciò non penso che il Palermo in questo momento abbia motivi per rammaricarsi. Noi ne abbiamo qualcuno in più. Sicuramente non arriviamo bene a questa partita essendo reduci da una sconfitta, di cui una dolorosissima. Inoltre siamo alle prese con vari infortuni e squalifiche. Saremo comunque all'altezza e ci batteremo per disputare una grande partita. La Roma deve ragionare come una squadra importante. Gli assenti saranno sostituiti più che bene da chi andrà in campo. Siamo in un momento transitorio dobbiamo reagire ed essere all'altezza sempre, a partire da Palermo. Il ricorso per la squalifica di Osvaldo? Contiamo di avere l'esito prima di giovedi. Pensiamo sia corretto togliergli una giornata. Noi non abbiamo mai sollevato eccezioni sulle decisioni di campo o del giudice sportivo, quindi se abbiamo ritenuto opportuno fare ricorso è perchè ci sono gli estremi. Poi accetteremo le decisioni che verrano prese
A Palermo si ha un ricordo importante di Kjaer. Poi il ragazzo non ha fatto benissimo in Germania e noi l'abbiamo preso memori di ciò che aveva fatto in Sicilia. Devo dire che è stato sfortunato: i suoi errori sono coincisi con dei drammi calcistici come ad esempio l'espulsione e il rigore procurato nel derby d'andata. Sono errori che non passano inosservati e che quindi pesano come macigni. Il danese ha tutto il tempo per rifarsi.
Mutti non butterebbe un pareggio con la Roma? Dal canto mio, conosco bene il Barbera e so quant'è difficile fare punti là. Noi, però, dobbiamo sempre pensare di vincere le partite. Al Barbera sarà comunque difficilissimo imporsi, lì i rosanero trovano energie supplementari e giocano un calcio stellare. Sarà durissima ma dobbiamo provarci.
Quali sono gli obiettivi di Roma e Palermo? Il Palermo deve combattere per l'Europa League perchè non è a una distanza siderale da quel piazzamento e poi perchè è nel suo dna. l'ha sempre fatto negli ultimi anni. Noi, invece, dobbiamo essere forti, probabilmente non centreremo nessun obiettivo. Dobbiamo comunque diventare una squadra forte, avere un'idea di noi stessi che sia di forza e di competitività. Se il nostro progetto continuerà con Luis Enrique anche il prossimo anno? Certo che continuerà con lui. Lo abbiamo voluto fortemente e siamo convinti che si tratti di un grande allenatore"

 

TRM - Walter Sabatini, Direttore sportivo della Roma, ha rilasciato questa mattina alcune dichiarazioni ai microfoni di Trm sul difficile momento della squadra giallorossa:

"La partita di Palermo? Mi aspetto una bella accoglienza perché credo di aver fatto buone cose e di aver avuto un bel rapporto con gli sportivi della città. Non ho mai ricevuto né pressioni né contestazioni e tutto ha funzionato bene nel mio rapporto con loro. A Palermo arriverà una Roma sofferente, per i risultati e per la situazione contingente. Onoreremo la partita e lo faremo al meglio delle nostre possibilità. Naturalmente è un momento di grandissima difficoltà per noi, essendo reduci da due brucianti ko. Un mio ritorno in Sicilia? C'è Cattani che è un ottimo ds, sa quello che fa e ha maturato esperienze importanti. Adesso questo problema non si pone. Da parte mia c'è stima e affetto nei confronti di Zamparini. Il nostro rapporto si è interrotto perché c'è qualche spigolosità caratteriale tra noi. Le cose belle fatte durante i miei anni a Palermo sono tutto merito suo.

Il rendimento di Kjaer?
"Sbagliare qualche partita a Roma diventa una condanna definitiva. Lui tra l'altro ha solo sbagliato qualche pallone, non partite. Quando sbaglia un giocatore di 1,90 cm biondo è diverso rispetto a quando commette lo stesso errore uno castano di 1,70 cm. Kjaer è un giocatore forte e credo che potremmo vederlo in campo sabato a Palermo.

Quanto sarebbe durato Luis Enrique a Palermo?
"Bisogna sempre contestualizzare, Palermo e Roma sono situazioni differenti. Chiaramente il presidente qualche risultato negativo non lo avrebbe accettato. Con Zamparini bisogna essere leali. E' difficile interagire perché diventa molto difficile difendere un allenatore con lui. Ha comunque portato il grande calcio a Palermo e in tre anni io ho potuto riscontrare in lui delle qualità incredibili. Non sopporta le sconfitte senza colpevoli e quindi spesso ragiona sulle basi di sensazioni ma cerca sempre di tenere il Palermo in una posizione di classifica dignitosa".

Il DS giallorosso ha poi parlato ai microfoni di Roma Channel:

ROMA CHANNEL - Primo allenamento post-derby…
“E’ un pomeriggio plumbeo, c’è molta mortificazione nei calciatori. Sono addolorati dal risultato, ma hanno fatto il massimo visto le circostanze. Bisogna ripartire, come sempre. Ripartiremo anche questa volta. La situazione è negativa, per gli infortunati, per gli squalificati tranne che il ricorso per Osvaldo, per lo stato d’animo. Ma non ci possiamo permettere più deroghe, l’impegno va mantenuto per un orgoglio professionale e per i tifosi. Dobbiamo essere una squadra già quest’anno, fatto salvo per le integrazioni che faremo il prossimo anno, la società sta già lavorando. Ma è un dovere affrontare le prossime 12 partite sempre per mostrare le nostre qualità”.

Su Kjaer?
“Se andrà in campo dovrà combattere contro la sfortuna degli episodi, deve fare quel che sa fare per se stesso e per la Roma. Il Palermo? E’ un pubblico maturo. Vincere al Barbera non è facile, sarà la partita giusta per noi contro una squadra forte, ma noi dobbiamo superare questa pesantezza che ci ha preso negli ultimi 8 giorni. Prima pensavamo ad altro. Ma ora un gruppo di lavoro vero ha l’obbligo di reagire e di essere qualcosa. Se non ci sarà niente non avremo inventato la Roma. C’è bisogno ora di un avversario di grande rango per fare una prestazione importante. Dico alla gente di continure a confidare in quel che si sta facendo. So che non è facile dopo un secondo derby perso e dopo la dismissione di un obiettivo che era stato pensato. Però i tifosi della Roma si devono fidare, c’è una grande volontà e anche le qualità per poter essere migliori”.