Totti: "Non sono morto, non morirò mai. Domani non guarderò la Lazio, non ce la faccio, mi dà fastidio"

01.05.2011 22:42 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Totti: "Non sono morto, non morirò mai. Domani non guarderò la Lazio, non ce la faccio, mi dà fastidio"
Vocegiallorossa.it
© foto di L.R./Fornasari

Francesco Totti, uomo partita Sky, si presenta ai microfoni con una maglia con su scritto "The king of Rome is not dead".

"Il Re non è morto, non morirà mai, so quello che posso fare e che farò. Sono contento di aver superato un'altro atleta molto forte come Baggio, spero di continuare su questo livello. L'unica pecca di questa gara è il secondo rigore sbagliato, stavo compromettendo la stagione. Abbiamo reagito da Roma e ora siamo ancora in corsa Champions. Le espulsioni? Quando non ottieni certe cose in campo purtroppo reagisci con dei comportamenti sbagliati. Il gruppo è vivo, ci siamo. La Lazio ora ha pressione, se oggi avessimo pareggiato sarebbe finito tutto. Ora starà a loro fare una grande prestazione".

Totti a Mediaset Premium

"The king of Rome is not dead? Io l’ho sempre pensato anche oggi ho dimostrato che questa scritta è reale, sono contento di quello che sto facendo e sono sicuro che lo farò ancora. L'errore dal dischetto? L’ho sbagliato apposta perchè avevo solo questa, importante era ottenere solo i 3 punti, una grande rimonta in 10, i tre punti sono importanti. De Rossi? Il nervosismo in campo ci sta, non sono riuscito a vedere quello che ha fatto Daniele, noi gli stiamo vicino perchè è un giocatore nostro e gli vogliamo bene e può dare tanto. La lotta per il quarto posto? Adesso sta ai cugini fare una grande partita, nelle prossime 3 partite cercheremo di fare bottino pieno. Tifare Lazio? Mai."

Totti a Sky nel postpartita

“Il sorpasso a Baggio? Giocavo per questo, prima o poi lo dovevo superare. Arrivando così vicino avevo questa opportunità di superare uno dei giocatori più forti del mondo. Una grandissima responsabilità che mi sono tolto. Speriamo che sia di buon auspicio. Quando ho pensato di essere un centravanti? Con Capello ho cominciato a giocare davanti con Cassano, ma non facevo la prima punta. Con Spalletti ho fatto la prima punta e ho capito che potevo fare tantissimi gol, stando più vicino alla porta si ha più possibilità. I nuovi proprietari? Non ho parlato né con Baldini, né con Sabatini, né con DiBenedetto, tendo a precisarlo. Il futuro? Spero stiano lavorando “sotto sotto”, come si dice a Roma, per fare una grandissima squadra. L’importante è fare una squadra di grande spessore. Ho fatto quei nomi perché sono quelli che escono quotidianamente, voi avete conferme ma io no, non avendo parlato con nessuno. Io finché non li vedo a Roma non sono sicuro, ne abbiamo viste tante. Roma da Scudetto con me centravanti? Se arriviamo secondi due anni di seguito… Non dipende solo da un giocatore, dipende da un organico. L’anno dello Scudetto avevamo Batistuta ma anche una squadra forte dietro. Più forte io o Baggio? Ognuno ha il suo giudizio. Cosa invidio a Baggio? Un dono che ho è quello di non avere invidia per nessuno, sia calcisticamente che umanamente. Ringrazio Baggio per quello che ha fatto sia in campo nazionale che internazionale, va sempre applaudito. La Roma è diventata grande con me? Se avessi giocato in un’altra squadra importante forse avrei fatto meno di quello che ho fatto qui. Sono fiero per quello che ho fatto e continuerò a fare per questa maglia. Baggio nella finale dei mondiali ha giocato senza una gamba, anche se una finale non capita spesso. Il mio mondiale dopo l’infortunio? Sinceramente sono soddisfatto, ero al 40-50%. La casa? La vendo a 10 milioni (ride, ndr). Il tifo per domani? Tra le due, non penso ci sia neanche da dirlo (ride, ndr)”.

 

Totti a Roma Channel

Sono contento di non essere morto (ride ndr). Credo nelle mie potenzialità e so di poter dare il mio contributo. Volontà caparbietà, voglia di vincere, questo abbiamo messo in campo. Dovremo fare le ultime tre gara al massimo e poi vedremo. Vorrei ringraziare Baggio perché è stato tra i più forti del mondo e sono contento di averlo superato. La frase del telecronista inglese ("The King of Rome is not dead") mi è piaciuta tantissimo.

Domani non guarderò la Lazio, non ce la faccio, mi dà fastidio. Con volontà e determinanzione cercheremo di rimontare lo svantaggio in classifica.

De Rossi? Ci spiace per quello che è successo, gli stiamo vicini, è troppo importante. Va tutelato anche se ha sbagliato. De Rossi rimane comunque un giocatore di livello internazionale. Rosi ci ha regalato tre punti pesantissimi. Lo ringrazio anche perché se non avesse segnato mi sarei sentito responsabile per la mancata vittoria

Totti a Rai Sport

"Ho sbagliato il rigore perché non avevo la maglietta? Non pensavo di poter fare una tripletta... Baggio? Un giocatore di questo calibro ha fatto la storia del calcio e non m'aspettavo di superarlo. E' una grande soddisfiazione, è stato uno tra i più forti al mondo. La mia condizione psicofisica? La testa è la prima cosa e si fa la differenza. La beatificazione di Papa Woitjila? E' un personaggio troppo importante. Sono orgoglioso di essere cattolico, di credere in questa fede. Mi ero accorto della barriera messa male nel primo gol? Inizialmente no, volevo farmela toccare. Poi ho visto che piano piano si spostavano, ho visto un buco e l'ho messa là. Rivendolo è stato un grande gol. Rimpianti con la Nazionale? Due mesi fa mi davano per spacciato, ero il male della Roma, nessuno parlava di me. Ora tutto ad un tratto sono tornato ad essere il leader...Io penso che la Nazionale sia per i giovani, Prandelli ha creato un bel gruppo, teniamocelo stretto. Montella l'anno prossimo? Preciso ciò che ho detto in settimana. Ripeto che auguro a Vincenzo di diventare un grande allenatore. Se la Roma deve puntare su un allenatore giovane, mi tengo Montella. Poi se arrivano Ancelotti ecc. ben vengano, ma non ho mai detto che voglio Montella, sennò dicono che decido tutto io alla Roma. In 19 anni non ho mai fatto la formazione. De Rossi è nervoso? In campo non è facile mantenere i nervi saldi a volte. Daniele è recidivo, ma è fondamentale per noi. Ci mancherà tantissimo, ma tocca stargli vicino, il gruppo è unito e gli vuole bene.