Pellegrini-Roma, un amore al capolinea?

Lorenzo Pellegrini è sempre più lontano da quella che un tempo era la sua Roma. Un legame nato nel 2005 quando, a soli 9 anni, entrò nel settore giovanile giallorosso. L’esordio in prima squadra arriva il 22 marzo 2015, in Cesena-Roma, a 18 anni. Un primo passo tra i grandi, prima del passaggio al Sassuolo il 30 giugno 2016. Ma solo un anno dopo, il 30 giugno 2017, la Roma decide di riportarlo a casa, esercitando il diritto di controriscatto per 10 milioni di euro. Al suo ritorno firma un contratto quinquennale, scegliendo la maglia numero 7: un numero pesante, che fu anche di Bruno Conti. Il 29 settembre 2018, nel derby contro la Lazio, regala ai tifosi uno dei suoi momenti più iconici, sbloccando il match con un gol di tacco e contribuendo al successo per 3-1. Sono anni in cui Pellegrini sembra destinato a diventare il simbolo della Roma del futuro, con prestazioni convincenti e una leadership sempre più marcata.
IL TEMPO PASSA...- Ma con il passare del tempo, quella luce che lo aveva accompagnato agli esordi sembra essersi affievolita. Soprattutto nell’ultima annata, dove il rendimento è stato ben al di sotto delle aspettative. Il capitano giallorosso ha vissuto momenti difficili, tra prestazioni opache e panchine sempre più frequenti. Il continuo cambio di allenatori non ha certo aiutato, ma da lui ci si aspettava di più. Molto di più. Le critiche da parte dei tifosi non sono mancate. Da leader tecnico e carismatico, Pellegrini è finito spesso nel mirino, al punto che una parte della tifoseria è arrivata a invocare la sua cessione. Un segnale forte, che riflette il malcontento nei confronti di un giocatore che avrebbe dovuto rappresentare un punto fermo, ma che invece sembra aver perso centralità nel progetto tecnico.
LE VOCI - Non molto tempo fa, il suo nome era finito anche al centro di polemiche legate all’addio di Daniele De Rossi, quando alcuni rumors lo indicavano tra i rappresentanti della vecchia guardia che avrebbero voluto l'addio dell’ex tecnico e centrocampista giallorosso. Voci infondate, rimaste tali, ma che testimoniano come la sua figura sia diventata, purtroppo, sempre più divisiva per alcuni tifosi.
Oggi più che mai, il futuro di Pellegrini sembra lontano dalla Capitale e da quella maglia che ha sempre definito casa. Se dovesse davvero lasciare la Roma, sarebbe un addio dal peso simbolico: un capitano cresciuto nel vivaio che, però, non è riuscito a diventare l’icona che in molti avevano immaginato. Su di lui si sarebbero già mosse alcuni club pronti a valutare l’opportunità di rilanciarlo in un nuovo contesto. La sensazione è che la sua avventura a Roma stia volgendo al termine. E per una squadra che ha sempre dato enorme valore ai suoi capitani, questo addio potrebbe rappresentare molto più di una semplice operazione di mercato.
Le probabili formazioni di Roma-Hellas Verona, sabato 19 aprile ore 20:45
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Soulé, Pellegrini; Dovbyk.
A disp.: Gollini, De Marzi, Nelsson, Rensch, Hummels, Salah-Eddine, Pisilli, Gourna-Douath, Cristante, Baldanzi, Shomurodov.
All.: Claudio Ranieri.
Diffidati: Pellegrini, Paredes.
Squalificati: -
In dubbio: -
Indisponibili: Marin (lesione al legamento peroneo astragalico anteriore e una lesione subtotale della sindesmosi peroneo tibiale della caviglia sinistra), Abdulhamid (lesione del bicipite femorale), Dybala (lesione al tendine semitendinoso della coscia sinistra).
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