Dal nuovo Pellegrini al sempre più decisivo Dybala, passando per Paredes e Svilar: la rivitalizzazione firmata De Rossi

04.03.2024 22:00 di  Andrea Gonini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Andrea Gonini
Dal nuovo Pellegrini al sempre più decisivo Dybala, passando per Paredes e Svilar: la rivitalizzazione firmata De Rossi
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La storia del calcio ha più volte dimostrato come un cambio di allenatore in corsa possa rivelarsi un’arma a doppio taglio, soprattutto se il tecnico esonerato è una figura iconica come José Mourinho e il suo successore un tecnico inesperto come Daniele De Rossi. Nel caso della Roma, però, a differenza di quanto accaduto a squadre come il Napoli in questa stagione, la rivoluzione in panchina ha donato una nuova linfa a livello di risultati: nelle ultime 7 gare di campionato, sotto la guida di DDR, la squadra giallorossa ha trovato 6 vittorie, uscendo sconfitta solo nel match dello stadio Olimpico contro l’Inter (la prima forza del campionato). Uno degli obiettivi più importanti per il nuovo tecnico della Roma era quello di sbloccare il potenziale in parte inespresso di giocatori che, sotto la gestione dello Special One, avevano riscontrato alcune difficoltà, sia sul piano fisico che tecnico. In questo mese e mezzo, oltre alla “rinascita” di alcuni elementi come Smalling, DDR ha dimostrato di essere all’altezza di questo compito, riuscendo a infondere nuova fiducia nei giocatori e a far emergere il loro meglio in campo. 

PELLEGRINI - Il primo della lista non può che essere il Capitano. Dal 16 gennaio 2024, data che coincide con l’esonero di Mourinho e il conseguente arrivo di De Rossi, i numeri del 7 della Roma hanno subìto un cambio di direzione innegabile: in campionato ha collezionato 4 gol, conditi da 3 assist, mentre in Europa League ha aperto le danze nel match di ritorno allo stadio Olimpico contro il Feyenoord, con un destro imprendibile sotto l'incrocio dei pali. Numeri a parte, Pellegrini sta trovando quella fiducia, continuità e spensieratezza nelle grandi giocate che era tanto mancata nella prima parte di stagione. Nel post partita contro il Monza, non sono mancati gli elogi verso il suo allenatore: "Mi sta stupendo molto, per come ci fa lavorare e per come cura ogni dettaglio. Poi c’è il campo che parla, le cose bisogna farle andare bene perché si lavora tanto e bene. In questo momento i risultati stanno venendo, siamo felici ma siamo consapevoli che non abbiamo ancora fatto niente. Se questo è l’inizio, ragioniamo anche su cosa può essere la Roma in prospettiva con questa mentalità”.  

DYBALA - Il rendimento de La Joya non è mai stato messo in discussione fin dal suo primo giorno a Trigoria. Però, oltre al suo stato di grazia in questo periodo e ai quattro gol nelle ultime due gare con Torino e Monza, ciò che risalta particolarmente all’occhio è la sua continuità fisica in queste ultime uscite. Facendo i debiti scongiuri, con De Rossi l’argentino ha preso parte a tutte le partite disputate fino ad ora, eccezion fatta per il Frosinone. L’esclusione contro la squadra ciociara è riconducibile a una mera scelta precauzionale dell'allenatore giallorosso in vista di quello che sarebbe stato il prossimo impegno con il Feyenoord, dove ha calcato il terreno di gioco per 100 minuti, considerando anche i tempi supplementari.

PAREDES - Sempre più nel vivo del gioco della Roma e perno del centrocampo. Il graduale miglioramento del 16 della Roma, come affermato da lui stesso, è frutto di una piccola modificazione attuata sul piano tattico dal mister: “Se il cambio di ruolo mi ha agevolato? Sì, giocare di più il pallone per me è meglio. Posso fare il mio gioco, il mio lavoro e dare il mio contributo alla squadra, che è la cosa più importante. De Rossi parla tantissimo con noi. Io ho un bellissimo rapporto con lui, mi ha sempre dato consigli. Cerco di migliorare sempre perché so che con lui posso farlo”. 

SVILAR - Le sue qualità erano già emerse in Europa League, nonostante Rui Patricio fosse il portiere titolare in campionato. Mourinho aveva già provato a concedergli qualche piccola possibilità anche in Serie A, gettandolo dal 1' nella deludente trasferta di San Siro contro il Milan. Tuttavia, tra i tifosi giallorossi si stava pian piano affermando un desiderio, seppur ancora timido, di vederlo stabilmente titolare in tutte le comptezioni. Questi pensieri hanno trovato conferma dopo le esaltanti prestazioni dell'estremo difensore serbo contro il Frosinone e il Feyenoord, dove è stato l'indiscusso protagonista, parando due rigori decisivi.