Il sogno europeo (quasi) svanito non deve avere ripercussioni in campionato. Guai a mollare proprio adesso

Il ko per 0-2 nell’andata delle semifinali di Europa League contro il Bayer Leverkusen è indubbiamente un boccone difficile da mandare giù perché allontana quasi definitivamente il sogno della terza finale europea consecutiva. La Roma, però, non deve lasciarsi travolgere dal pessimismo e dal malumore derivante dalla sconfitta europea perché da qui al 12 maggio si giocherà una bella fetta di Champions League che, ricordiamolo, è l’obiettivo stagionale dichiarato.

Domenica arriva la Juventus, quella successiva si giocherà a Bergamo e, nel mezzo, la trasferta di Leverkusen. Tre impegni complicati in una settimana che diranno molto su quale coppa la Roma disputerà la prossima stagione. Calcolando che la qualificazione in Champions League tramite vittoria dell’Europa League appare sfumata (o quantomeno decisamente complicata), ecco che improvvisamente il campionato torna a essere prioritario.

Questo non vuol dire andare a Leverkusen e rinunciare a priori a un’eventuale rimonta perché sarebbe irrispettoso non solo per i tifosi giallorossi presenti alla BayArena, ma anche soprattutto per la Roma stessa, che negli ultimi anni ha raggiunto una dimensione europea che, forse, mai ha avuto con questa continuità in tutta la sua storia.

Al tempo stesso, però, è innegabile non pensare a Juventus e Atalanta. In questo momento, i giallorossi sono quinti in classifica con 2 punti di vantaggio sugli orobici che devono recuperare ancora la sfida contro la Fiorentina (qui sarebbe da aprire un’altra parentesi ma sorvoliamo). Un piazzamento parziale, ma il destino resta comunque nella mani della Roma in caso en-plein nelle ultime quattro giornate.

Mancano ormai poco più di tre settimane alla fine della stagione, le forze fisiche e mentali sono allo stremo perché è stata un’altra annata dura sotto diversi aspetti, ma non è arrivato ancora il momento di tirare i remi in barca. Il sogno europeo (quasi) svanito non deve avere ripercussioni in campionato perché mollare proprio adesso, nel primo anno in cui anche la 5ª va in Champions, sarebbe un peccato per quanto di buono fatto sotto la gestione De Rossi.