Stadio della Roma, il Comitato del No: "Contesteremo al TAR la Delibera di Pubblico Interesse"

10.06.2023 11:10 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Stadio della Roma, il Comitato del No: "Contesteremo al TAR la Delibera di Pubblico Interesse"
© foto di LUCIANO ROSSI

Il "Comitato Stadio Pietralata, No Grazie" ha nuovamente manifestato il proprio dissenso sul nuovo impianto della Roma. Nello specifico, il Comitato ha pubblicato un comunicato in merito alle parole di ieri dell'Assessore all'Urbanistica Veloccia (leggi qui le sue dichiarazioni). Questo il comunicato del Comitato:

"Ogni dichiarazione dell’Ass.re Maurizio Veloccia è per noi una occasione per ribadire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la reale volontà di questa giunta è di portare avanti a tappe forzate un progetto tanto inaccettabile nella prevista localizzazione quanto costoso per le tasche dei cittadini di tutta Roma. L’Assessore ha difatti già deciso 'di avviare e completare in tempo piuttosto ristretto' il Dibattito Pubblico, sancendo pertanto l’inutilità di un momento dell'iter, che invece dovrebbe essere dedicato al dialogo, alla condivisione e all’ascolto delle istanze dei cittadini e delle Associazioni del 2° e del 4° Municipio. Un modo per rimarcare la distanza siderale che divide la politica comunale e municipale dai cittadini. Un vero vulnus democratico che riteniamo estremamente grave. Cogliamo l’occasione per informare l’Assessore, il Sindaco, i Municipi e l’AS ROMA, che procederemo a contestare al Tar la Delibera di Pubblico Interesse approvata il 9 maggio (pubblicata il 6 giugno) e qualsiasi altro documento verrà prodotto; che ci opporremo in ogni sede riterremo opportuna e sino all’ultimo grado di giudizio, per impedire gli eventuali espropri o allontanamenti che riguarderanno le famiglie abitanti e residenti nell’area individuata, sia perpetrate dal Comune o da terzi, e che difenderemo attraverso la condivisione, la conoscenza e la partecipazione il Parco di Pietralata che spetta ai cittadini. È giunto il momento di smascherare la finzione delle dichiarazioni ambientaliste e ecologiste di questa giunta e dei suoi rappresentanti che con la scusa della lotta all’inquinamento adottano azioni liberticide ed economicamente svantaggiose per i cittadini, salvo poi condannare alla cementificazione 14 ettari di verde pubblico, sacrificandoli sull’altare della speculazione edilizia e di interessi privati".