Cosmi: "La Roma è alla ricerca di qualcosa che va costruito, le sconfitte servono"

17.10.2011 20:51 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Fonte: Radio Incontro - "Diario di Bordocampo"
Cosmi: "La Roma è alla ricerca di qualcosa che va costruito, le sconfitte servono"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

“Gli episodi nel derby possono decidere un risultato. È stata una bella partita.- Serse Cosmi intervenuto su “Radio Incontro 105.8 Diario di Bordocampo” commenta la stracittadina di Roma - Devo dire che rispetto ad altri, è stato un derby giocato in maniera migliore dalle due squadre. - all'ex mister del Palermo viene chiesta la differenza che ha notato tra le due squadre romane - La Lazio ha già un'anima definita, ha comprato due giocatori nuovi in attacco ma la struttura di squadra è rimasta la stessa, la Roma è alla ricerca di qualcosa che va costruito bisogna passare anche attraverso le sconfitte, come quella del derby che è drammatica, per far crescere giocatori giovani come quelli della Roma e l' allenatore. - Quanto tempo occorre ad un allenatore per inculcare il proprio gioco - Tempo ci vuole, la Roma ha preso un allenatore inesperto del campionato che ha portato con sé una cultura e filosofia di gioco diversa dalla nostra. Ha qualche giustificazione in più rispetto, per questo, rispetto ad un allenatore italiano che conosce meglio le dinamiche del calcio nostrano. - Cosmi poi fa una panoramica sul campionato di A - Quando ci sono tante squadre in pochi punti significa che il campionato è livellato verso il basso. Con 12 punti oggi si è primi, nei campionati precedenti si era sesti, significa che ci sono squadre alla ricerca di risultati, di gioco.

- continua Cosmi - Milan-Inter sembravano le più attardate in classifica. il Milan può recuperare, l'Inter la vedo piena di problemi e poi ci sono le solite sorprese, squadre che fanno un buon calcio . - si sofferma proprio sulla squadra nerazzurra e sull'ex tecnico Gasperini - Gasperini è andato in una grande società, essere scelti da l'Inter è stato motivo di orgoglio. E' chiaro che si è trovato in una situazione non facile, cosi come Leonardo prima di lui. Il fattore post-Mourinho è stato decisivo.- prosegue - la gestione di Mourinho nei risultati,nell'atteggiamento con giocatori, avevano trasformato l'Inter in una forza maniacale che non puoi tenere a lungo, se non con lo stesso allenatore. Nel momento in cui cambi, i giocatori diventano nostalgici. Credo sia questo il vero problema.