Vulpis: "Il Leicester prenderà 93 milioni di sterline per la vittoria del campionato. La Roma senza vincere qualcosa non potrà far decollare il fatturato"
Fonte: Centro Suono Sport
Il giornalista Marcel Vulpis è intervenuto ai microfoni de Gli Inascoltabili su Centro Suono Sport e ha parlato del Leicester e della situazione riguardante il nostro campionato: “Parliamo di una società che avendo riconquistato la Premier League prenderà 93 milioni di sterline e questo significa che in appena due anni supererà lo sforzo economico e finanziario che sta portando avanti da 4 anni. Il Leicester ha dimostrato che per far decollare il fatturato è necessario vincere qualcosa, cosa che purtroppo all’As Roma non è ancora accaduta perché attualmente non ci sono le condizioni per farlo. In questo momento in Italia c’è una squadra come la Juventus che continua a dire di aver vinto 34 scudetti e quando, addirittura la Rai, parla di 34 invece dei 32 effettivi vuol dire che questo è un paese in cui succede di tutto e in cui manca un’equità e il fair play necessario. Di fronte a una simile mancanza totale di scenario il campionato è tristissimo: se io fossi la Juve e mi guardassi indietro mi vergognerei quasi di aver vinto il campionato; se fossi Roma, Inter o Napoli mi chiederei – davvero – come sia possibile che una squadra che nelle prime partite ha perso così tanto possa poi aver vinto e con tutto questo distacco.” Sulla situazione del calcio in Italia aggiunge: “Qui abbiamo il problema tifosi, le contestazioni, le scelte di Lotito, eccetera. La Lega Calcio inglese ha presentato invece esempi che danno un’immagine all’estero forte: spalti pieni, ma soprattutto ha aiutato il Leicester – una squadra piccola – a trovare la maglia. Nel contesto italiano questo sarebbe impossibile, anzi, si additerebbe la lega calcio di «favoreggiamento»”. Conclude poi parlando delle condizioni delle squadre di Serie A: “È pazzesco che la Juventus abbia vinto 5 scudetti di fila, e 5 è la somma degli scudetti di Roma e Lazio. Questo anche dovrebbe far fare delle riflessioni sul fatto che forse non sono solo i giocatori a contare. Questi dati ci restituiscono un dato di fatto, cioè che in questo momento solo la Juventus può perdere il prossimo campionato, perché decide di perderlo. Una Juve così forte uccide il campionato e la sua immagine. Oltre questo poi va detto che oggi, nel calcio italiano, manca in realtà una cultura generale sportiva: e questo lo dimostra il fatto che già si sente dire, ad esempio, che il Frosinone deve andare a Milano e perdere. E questo è vergognoso, perché il Frosinone dovrebbe invece andare a giocare per vincere. Qui quello che viene a mancare è una sana competizione. A questo punto sarebbe più sensato fare un campionato a 16, perché le altre 4 non sono in grado di stare in Serie A visti tutti quei punti di scarto. Un ulteriore problema in Italia è la figura del Presidente, che ha in mano il club e quindi si può permettere di non ascoltare gli esperti, decidendo magari di marketing pur non avendone le competenze”.