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10 cose che forse non sapete sul derby

di Alessandro Carducci

1 – DERBY – Da dove nasce la parola derby? Tutto ebbe inizio in Inghilterra (come tutto ciò che riguarda il pallone) e, precisamente, nel 1780 quando Edward Stanley, conte di Derby, istituì una corsa equestre che si sarebbe chiamata The Derby, riservata ai cavalli di tre anni. La corsa ebbe un forte successo e si diffuse in tutti gli Stati europei, tra cui l'Italia dove prese il nome di Derby Reale. Il termine derby finì quindi per essere associato a eventi sportivi di forte rilevanza e con una grande rivalità.

2 – BIBBIA E TESTATE – Amarildo Souza do Amaral, semi sconosciuto attaccante della Lazio nella stagione 1989/90. L'attaccante brasiliano, molto credente, era solito regalare una Bibbia a un suo avversario in segno di pace. Nel derby del 19 novembre 1989 venne espulso per una testata poco caritatevole a Mandredonia: “Me la ricordo molto bene quell’espulsione nel derby. - le sue parole di pochi anni fa ai microfoni de lalaziosiamonoi.it -. Alla vigilia regalai una Bibbia al capitano della Roma Tempestilli, si parlava di pace e di tranquillità per un derby sereno. Poi è iniziata la partita, avevo Manfredonia in marcatura su di me. Mi sussurrava all’orecchio che io non ero un atleta di Dio, che io avevo un altro Dio. MI sono innervosito, mi dava cazzotti sulla testa, io ho perso la ragione e ho fatto un movimento con la testa ma non l’ho colpito, si è gettato a terra ed è successo quello che sapete. Nel calcio i difensori mi provocavano sempre, io non tollerai le sue frasi sul mio Dio. Quando finì la partita andai a casa, dopo tre quattro settimane lo incontrai, abbiamo chiarito anche se è una cosa che mi ha fatto male”.

3 – LUIGI ZIROLI – Un nome che non dirà niente ai più ma il calciatore classe 1903 siglò il primo gol in campionato nella storia della Roma (25 settembre 1927, 2-0 contro il Livorno). Ironia della sorte, quando si disputò due anni più tardi il primo derby, Ziroli scese sì in campo ma con la maglia della Lazio, dove si era trasferito all'inizio della stagione 1929/30.

4 – RAGGIO DI LUNA – Grazie ai suoi capelli biondi veniva soprannominato così Arne Bengt Selmosson, attaccante svedese che entrò nella storia del derby per essere l'unico giocatore ad aver segnato nella stracittadina con entrambe le maglie. Selmosson militò nella Lazio dal 1955 al 1958 per poi passare alla Roma per rimanere fino al 1961.

5 – 0 – Tanto finì per la Roma nella stagione 1933/34. A Campo Testaccio, i giallorossi dominarono con la tripletta di Tomasi e la doppietta di Bernardini. È la vittoria più larga registrata in un derby.

6 – CARABINIERI A CAVALLO – Ci volle il loro intervento per sedare una rissa scoppiata in campo, negli ultimi minuti del derby del 24 maggio 1931, e che portò alla squalifica di parecchi giocatori. Tutto ebbe inizio con uno scambio di schiaffi tra il terzino della Roma, De Micheli e il generale Vaccaro.

7 – NEVE – Ne cadde tanta l'undici marzo 1956. Così tanta da impedire che si giocasse il derby.

8 - DERBY MISTO – Il 18 novembre 1979 viene disputato il primo e unico derby misto della Capitale. A pochi giorni dalla tragica morte di Vincenzo Paparelli, il tifoso della Lazio ucciso da un razzo sparato da un tifoso romanista, viene organizzata una partita amichevole per raccogliere fondi da destinare alla famiglia Paparelli. Si affrontarono così i Romani e i nati nel resto d'Italia. Questi ultimi vinsero per 2-1 mentre le divise da gioco videro come colori dominanti il verde e il bianco, con gli stemmi di entrambe le squadre

9 – COLPI DI PISTOLA – L'attesa del derby è snervante. Così tanto, da indurre Sergio Petrelli, campione di Italia con la Lazio e con un passato anche alla Roma, a prendere la pistola per scacciare alcuni tifosi della Roma, che si erano radunati sotto l'albergo dove alloggiava la Lazio alla vigilia del derby del '74 per fare rumore con un paio di macchine e qualche trombetta. Poco dotato di pazienza e diplomazia, Petrelli reagì così: “Era la vigilia di un derby e noi eravamo in ritiro in un albergo al tredicesimo chilometro dell’Aurelia – racconta il calciatore – dopo cena stavamo giocando a carte in stanza di qualcuno, quando abbiamo sentito alcuni colpi di clacson provenienti dal cortile. Ci siamo affacciati e abbiamo visto che c’era un carosello di tifosi romanisti che stavano facendo casino con un paio di macchine e qualche trombetta. Dopo un quarto d’ora hanno cominciato a stufarci, uscii sul balcone con la pistola in mano. Non sapevo che fare, volevo sparare in aria e invece ho sparato al lampione. Bum. Bum. Bum. Al terzo colpo hanno smesso di fare casino e sono andati via senza fiatare”.

10 – MAZZONE E I RITAGLI DI GIORNALE – Nel novembre del 1994 è in programma il derby Lazio-Roma. I biancocelesti arrivarono all'incontro nettamente favoriti. Tanto che, in settimana, in un articolo di giornale vennero paragonate le due formazioni e sembrava non esserci storia né alcuna possibilità per i giallorossi. Carlo Mazzone ritagliò l'articolo di quel giornale e lo appese negli spogliatoi, in modo che potesse motivare i calciatori durante la settimana. Il trucco funzionò e la Roma dominò e vinse per 3-0 la stracittadina.


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