Alla ricerca del vero Bruno Peres
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Dopo anni passati alla ricerca del terzino perfetto, la scorsa estate la Roma annunciava l'acquisto di Bruno Peres, protagonista di due ottime stagioni con la maglia del Torino, con l'apice toccato con lo straordinario coast-to-coast nel derby della Mole. A Roma c'era già chi lo paragonava a Cafù, anche lui brasiliano e anche lui più portato a offendere che difendere. A questo punto della stagione, però, il rendimento di Bruno Peres non è stato dei più brillanti. Non stiamo parlando dei “livelli” raggiunti da José Angel o Piris (tanto per citarne due) ma, onestamente, ci si aspettava un po' di più dall'attuale numero 13 giallorosso. A inizio stagione, mister Spalletti lo utilizza come terzino nel 4-3-3 o 4-2-3-1, ruolo per lui in un certo senso atipico, dal momento che nel Torino ha reso al massimo come esterno di centrocampo nel 3-5-2 di Ventura. Le prestazioni del brasiliano, dunque, sono state caratterizzate da alti, come nel caso dell'assist a Dzeko contro l'Inter, e bassi come avvenuto proprio nel suo ex stadio contro i suoi ex compagni nel ko per 3-1 dei giallorossi, dove Bruno Peres, tra falli da rigore e marcature dimenticate (Belotti ringrazia), è risultato tra i peggiori in campo. Con il passaggio alla difesa a 3, Spalletti ha pensato bene di avanzare il brasiliano in una zona del campo a lui più congeniale, caricandolo di minori responsabilità in fase difensiva. Anche in questo caso, però, il giocatore brasiliano non è apparso devastante come quando indossava la maglia del Torino, accendendosi a tratti e palesando ancora delle amnesie difensive, come avvenuto nel gol di de Guzman in Roma-Chievo, fortunatamente ininfluente ai fini del risultato. A Genova contro il Grifone, nel primo match del 2017, Bruno Peres è invece risultato decisivo per la vittoria della Roma: da una sua conclusione, infatti, è arrivata la sfortunata deviazione di Izzo, che ha insaccato alle spalle dell'incolpevole Lamanna. Un'autorete che ha permesso ai giallorossi di iniziare questa mini-striscia di 1-0, continuata a Udine e chiusa (momentaneamente) domenica sera all'Olimpico contro il Cagliari. Domenica i capitolini torneranno al Marassi accolti però dai blucerchiati, in uno stadio che quest'anno si è rivelato fortunato per Bruno Peres. L'auspicio è che il precedente pocanzi citato possa dare una spinta in più al brasiliano per tornare ai suoi livelli. Spalletti, salvo infortuni, non ha mai rinunciato a lui, sinonimo che gode della piena fiducia del tecnico di Certaldo. Con il ritorno a pieno regime di Mario Rui, però, è ora che il giocatore si guadagni a pieno diritto la conferma nell'11 titolare.