Belli Ciao

20.12.2019 17:00 di  Giovanni Parisi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione VoceGialloRossa - Giovanni Parisi
Belli Ciao
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

È bastato un video di pochi secondi per trasformare Nicolò Zaniolo (Massa, 2 luglio 1999) e Gianluca Mancini (Pontedera, 17 aprile 1996) in attivisti del movimento delle “Sardine”, nella migliore delle ipotesi, o in membri dei “Gruppi di Azione Patriottica” nella peggiore. La pietra dello scandalo è stato filmato girato durante la cena di Natale di squadra andata in scena al Parco dei Principi dove i due erano impegnati a cantare “Bella Ciao”, canzone negli ultimi anni balzata agli onori delle cronache non tanto per il suo significato intrinseco di canto popolare post Resistenza italiana, ma per la sua presenza nella nota serie targata Netflix “La Casa di Carta”.

Come detto, “Bella Ciao” richiama alle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale e, nonostante la sua storia non trovi documentazione che ne accerti precisamente le origini (alcune ricerche storiografiche in merito dicono a distanza di più di settanta anni che in realtà sia postuma alla guerra e quindi mai cantata dai partigiani), è entrata nell'immaginario collettivo come canto della resistenza partigiana prettamente di sinistra. Il connubio giocatori più "Bella Ciao" più situazione politica attuale è stato più che sufficiente per scatenare un'ondata di polemiche sui social e notizie sui principali siti di informazione nazionale. Fermo restando che i due stavano cantando la canzone perché appresa attraverso la serie di cui sopra, ma se anche fosse nel loro bagaglio culturale per motivi che esulano "La Casa di Carta"? La conoscenza fa parte dell'identità nazionale di ognuno di noi e, come abbiamo visto, può fungere da aggregatore. La musica in questo caso specifico ha avuto la funzione di una sorta di team building che ha fatto capire come il gruppo sia unito, spensierato e come, attraverso questa unità, possa andare avanti e portare i risultati in campo.

Dunque via le polemiche sterili e testa alla Fiorentina. A proposito di Zaniolo e Mancini, tutti e due sono passati negli anni delle giovanili per la Viola, prossima avversaria della Roma. Sono e saranno un rimpianto per i viola? Più sì che no, visto il momento dei due a Roma e la prospettiva di crescita che stanno dimostrando di avere. Fatto sta che i ragazzi della “Resistenza Romanista” sono un patrimonio presente e futuro per i giallorossi, ai quali Fonseca ha dato la collocazione tattica giusta e il retto sentiero da seguire per diventare grandi. Trasformarli in novelli Bruno Buozzi o Lenin non ha alcun senso, perché assennatamente si vede nel video come i due si stessero godendo in tono giocoso e festoso il momento. Vanno lasciati giocare e stupire in pace, perché hanno tutto per diventare giocatori importanti. E, perché no, ufficialmente dei rimpianti per la Fiorentina.

Prossima partita: Fiorentina-Roma, venerdì 20 dicembre 2019, ore 20:45, Stadio Artemio Franchi
Probabile formazione (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Perotti; Dzeko.
Ballottaggi: Spinazzola/Florenzi, Smalling/Fazio, Mkhitaryan/Perotti.
In dubbio: Smalling.
Indisponibili: Zappacosta (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro), Cristante (distacco del tendine dell'adduttore destro), Santon (Lesione bicipite femorale coscia sinistra), Pastore (contusione all'anca), Kluivert (recupero post edema al flessore).
Squalificati: -
Diffidati: Pellegrini.