Cagliari-Roma, il 7 maggio il ricorso al Consiglio di Stato. Lubrano a VG: "Erronea l'ordinanza del Tar del Lazio"

01.05.2013 13:00 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Cagliari-Roma, il 7 maggio il ricorso al Consiglio di Stato. Lubrano a VG: "Erronea l'ordinanza del Tar del Lazio"
© foto di Vocegiallorossa.it

Verrà discusso il prossimo 7 maggio innanzi alla Sesta Sezione del Consiglio di Stato il ricorso del Cagliari, assistito dagli avvocati Mattia Grassani ed Enrico Lubrano, in merito alla gara mai disputata, a settembre, con la Roma. Lo scorso 24 aprile il Tar del Lazio aveva respinto il ricorso del Cagliari che aveva chiesto la possibilità di giocare la gara contro i capitolini, nonostante tutti i gradi della giustizia sportiva abbiano dato ragione ai giallorossi.

I FATTI - Cagliari-Roma si sarebbe dovuta giocare sette mesi fa, esattamente il 23 settembre. Fu invece rinviata dal Prefetto di Cagliari dopo il comunicato con il quale il presidente del club sardo, Massimo Cellino, aveva invitato i propri tifosi a recarsi allo stadio, nonostante la gara dovesse disputarsi a porte chiuse, proprio per ordine della Prefettura. Il Giudice Sportivo aveva così decretato lo 0-3 a tavolino per la Roma, decisione confermata il 20 novembre scorso anche dalla Corte di Giustizia Federale. Nel frattempo, il Cagliari aveva presentato ricorso anche al Tar della Sardegna, affinché annullasse il decreto con il quale il Prefetto di Cagliari aveva rinviato la gara. Il Tar aveva poi accolto il ricorso del Cagliari ma il provvedimento, a causa dell'autonomia della giustizia sportiva, non ha potuto avere alcun effetto sulla decisione della Corte di Giustizia Federale di decretare la vittoria a tavolino della Roma. Il Cagliari però, lo scorso 20 dicembre, aveva presentato ricorso all’Alta Corte di Giustizia del Coni (il terzo e ultimo grado della Giustizia Sportiva), che ha dato nuovamente ragione alla Roma confermando la vittoria dei giallorossi. 

IL RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO E LE MOTIVAZIONI DEL CAGLIARI - Esauriti i gradi della giustizia sportiva, i sardi si sono rivolti al Tar del Lazio che però ha respinto il ricorso, ritenendo che far disputare la partita avrebbe comportato una "forma di intromissione non armonica rispetto all'affermato intendimento di tutelare l'ordinamento sportivo". Il Club di Cellino non si arrende e si è così rivolto al Consiglio di Stato, che si riunirà il prossimo 7 maggio. L'avvocato Enrico Lubrano, uno dei legali della società rosoblù, ha spiegato a Vocegiallorossa.it le motivazioni che hanno spinto il Cagliari a continuare la sua battaglia legale: 
"Dal punto di vista preliminare, la richiesta di ordinare lo svolgimento della gara prima della conclusione del Campionato di Serie A 2012-2013 costituisce una richiesta di risarcimento dei danni mediante reintegrazione in forma specifica, costituente la forma risarcitoria principale prevista dall'art. 2058 c.c.: tale richiesta si pone, pertanto, pienamente in linea con i principi sanciti dalla sentenza n. 49/2011 della Corte Costituzionale, che ha sancito che, in materia disciplinare sportiva, gli interessati possono esperire soltanto un'azione risarcitoria innanzi alla Giustizia Amministrativa; è, pertanto, erronea l'ordinanza n. 1783/2013 del TAR Lazio impugnata, che ha ritenuto di configurare in termini ulteriormente restrittivi l'azione risarcitoria in questione, limitandola al solo risarcimento per equivalente (forma risarcitoria residuale prevista dall'art. 2058 c.c.), con esclusione della azione risarcitoria di reintegrazione in forma specifica.
Dal punto di vista sostanziale - continua l'avvocato Lubrano a Vocegiallorossa.it - la richiesta in questione ha fondamento giuridico sotto diversi profili, tra i quali assume una particolare rilevanza l'avvenuto annullamento retroattivo (con sentenza del TAR Sardegna n. 130/2013) del Decreto del Prefetto di Cagliari che ha disposto il differimento della gara in questione, in quanto tale provvedimento costituiva l'unico presupposto del successivo provvedimento della Giustizia Sportiva di irrogazione della sanzione disciplinare della perdita della gara, che risulta, quindi, irreversibilmente viziato per illegittimità derivata, secondo i principi pacificamente espressi dalla giurisprudenza amministrativa.
Dal punto di vista della tempistica, l'avvenuto accoglimento (con Decreto del Presidente del Consiglio di Stato, Giorgio Giovannini) delle richieste di abbreviazione dei termini formulate dalla Società Cagliari ha consentito la fissazione della discussione alla Camera di Consiglio del 7 maggio p.v. innanzi alla Sesta Sezione: in tale modo, laddove il ricorso dovesse essere accolto, la partita potrà essere materialmente disputata prima della fine del Campionato di Serie A 2012-2013, ovvero nel turno infrasettimanale tra il 12 ed il 19 maggio 2013".