Finalmente El Shaarawy, l'unico esterno - per il momento - capace di segnare

29.10.2022 22:55 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Finalmente El Shaarawy, l'unico esterno - per il momento - capace di segnare
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Compleanno dei 30 anni, vittoria della Roma e cinquantesimo gol segnato con la maglia giallorossa: il giovedì di Coppa di Stephan El Shaarawy non poteva andare meglio di così. Nella trasferta in Finlandia contro l’HJK Helsinki il Faraone ha trovato il suo primo gol stagionale ed è stato uno dei migliori in campo. Una buona notizia per lui, che prima della gara della Bolt Arena aveva giocato solamente 210 minuti in stagione, e per José Mourinho, che ha ritrovato un giocatore importante per la sua formazione.

Esterno a tutta fascia o trequartista, El Sha garantisce a Mou duttilità, sacrificio e corsa. Oltre a ciò, il numero 92 è l’esterno di fascia più offensivo presente in rosa e – quindi – quello che assicura maggior qualità in avanti. Non a caso, El Shaarawy è il primo esterno giallorosso ad aver segnato in questa stagione e l’unico ad aver segnato lo scorso anno (sette reti contro le zero di Karsdorp, Zalewski, Maitland-Niles e Vina).

Gol a parte, il Faraone è sicuramente il più pericoloso in avanti. Il dribbling e la corsa sono i suoi due punti di forza e – a differenza degli altri esterni – è più coinvolto nella fase offensiva della squadra. Nella passata stagione ha dimostrato di potersi adattare bene nel ruolo di esterno a tutta fascia, mettendo in campo sacrificio e attenzione anche in fase difensiva. Il suo limite è sempre la tenuta fisica, che spesso lo frena. Quest’anno ha già saltato diverse partite per infortunio e anche l’anno scorso, dopo aver preso il posto da titolare a Vina, si è fermato a lungo per noie muscolari.

IL LIMITE DI ZALEWSKI – Tra gli esterni a disposizione di Mourinho, Zalewski è sicuramente il più simile per caratteristiche ad El Shaarawy (entrambi, infatti, nascono come esterni offensivi), ma – a differenza del Faraone – l’italo-polacco fatica a essere determinante in termini realizzativi. Tra la passata stagione e quella attuale il numero 59 non è infatti ancora riuscito a sbloccarsi e il gol per lui sembra essere diventato quasi un tabù.

IMPORTANTE PER IL GIOCO – In questa prima parte di stagione, il gioco della Roma si è concentrato principalmente nella zona centrale del campo. Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham sono tutti giocatori che vengono dentro al campo e sulle fasce la Roma ha creato pochi pericoli. Con El Shaarawy, invece, la squadra di Mourinho ha un’alternativa di gioco in più e - potendo sfruttare anche una corsia laterale - diventa più imprevedibile. Con la difesa a tre, il gioco sulle fasce è fondamentale e l’apporto degli esterni è cruciale per essere pericolosi. Se si pensa all’Atalanta di Gasperini o all’Inter di Conte e Inzaghi, salta subito all’occhio l’importanza che hanno o hanno avuto i vari Gosens, Hakimi, Perisic e Dumfries (per citarne solo alcuni), tutti esterni determinanti in zona offensiva con gol e assist. Per questo, poter contare sui gol di El Shaarawy diventa fondamentale.

PIÙ SPAZIO PER EL SHA – Recentemente Mourinho ha risposto seccamente a chi gli faceva notare il poco apporto dei suoi esterni alla manovra offensiva giallorossa, ma – numeri alla mano – appare evidente come stia effettivamente mancando un contributo dalle fasce. La sensazione è Mou abbia voluto difendere i suoi giocatori e che da qui alla sosta per il Mondiale (periodo in cui la Roma giocherà 5 partite in 14 giorni) El Shaarawy potrebbe avere sempre più spazio.