Milan, Gattuso: "Dobbiamo restare con i piedi per terra"

25.02.2018 23:13 di  Simone Ducci  Twitter:    vedi letture
Milan, Gattuso: "Dobbiamo restare con i piedi per terra"
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Gennaro Gattuso a Premium Sport a fine partita

"Partita molto sofferta ma abbiamo tenuto bene il campo, la Roma ci ha messo in difficoltà. Nel secondo tempo è cambiato il registro, poi da quando hanno inserito due attaccanti per noi è stata più facile, la Roma è comunque una signora squadra. A fine partita ho fatto i complimenti ai ragazzi ma dobbiamo stare con i piedi per terra, potevamo fare molto di più nella mia gestione perché abbiamo perso punti con Verona e Benevento, dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, la differenza non la sta facendo la qualità tecnica ma la vitalità, di lavorare di reparto. Nel primo tempo ero arrabbiato perché abbiamo giocato palloni linea su linea, poi abbiamo coperto meglio il campo. Il primo gol in sintesi lo fa Kessié perché si inserisce, non mi piace parlare dei giocatori singoli ma del gruppo, in questo momento ci piace portare uomini in area, questi sono i concetti con i quali stiamo lavorando. In difesa poi siamo solidi, la difesa si è comportata bene. Derby? Domani testa alla Lazio perché ci giochiamo qualcosa di importante, speriamo di recuperare energie, ora abbiamo partite difficili in successione. L'Arsenal ha perso con il City? Noi dobbiamo battagliare, ci metteremo l'elmetto".

Gattuso a Sky Sport
“Sono d’accordo con quello che ha detto Fazio, la Roma ci ha messo in difficoltà nel primo tempo. Poi noi abbiamo fatto bene anche se abbiamo commesso qualche errore ad esempio con gli esterni, che giocavano troppo semplice. Nel secondo tempo sono cambiate le cose, abbiamo avuto più campo. Siamo stati bravi perché abbiamo saputo soffrire. Domenica vota?Vediamo (ride, ndr). Su cosa ho lavorato di più? Sulla compattezza e sulla fase difensiva, e penso che si veda. La squadra è giovanissima e con tanti giocatori tecnici. Ho lavorato su questo, poi tante cose sono rimaste, come il palleggio. Sono fiero di come lavorano i reparti. Penso al futuro qui? Questo spetta alla dirigenza. Ora non firmerei, ma solo per scaramanzia. La priorità è ai dirigenti che mi hanno dato questa possibilità enorme. Lavoro tranquillo, poi vedremo. Rimanere qui è certamente la mia priorità, mi sento a casa. Ho vissuto qui per 14 anni, è un orgoglio per me. Spirito di sacrificio? Credono fortemente in ciò che gli si dice. Si guardano gli atteggiamenti oltre alle giocate. Dobbiamo diventare squadra, in campo devono essere fratelli e professionisti. Io ci ho costruito una carriera su questo. Il derby? Non ci sto pensando ora. Staremo fino a mercoledì qua a Roma per giocare con la Lazio, dove ci giochiamo tantissimo. Da giovedì penserò al derby. Cutrone? Deve migliorare. Ha caratteristiche ben precise ma deve giocare più pulito, come fatto nel primo tempo. Kalinic mi è piaciuto molto, era un po' che non lo vedevo giocare con questa qualità, ha fatto fare il secondo gol a Calabria con una grandissima imbucata. Patrick deve migliorare queste caratteristiche per diventare un giocatore importante”.

Gattuso a Rai Sport
"La Roma ci ha messi in grande difficoltà e schiacciati ma ci siamo difesi bene. Soffrivamo, abbiamo sbagliato tanti passaggi linea-linea. Nella ripresa la partita è cambiata ma nel primo tempo la Roma ci ha creato difficoltà. Cutrone può migliorare: quando gli arriva la palla può far respirare meglio i compagni e tenerla. Il gol ce l'ha nel DNA ma ha anche ampi margini di miglioramento. Cutrone e Calabria firma mia? No, lo sono di tutti. Anche chi non gioca, che si allena anche per loro. Per me è anche difficile scegliere, a volte devo togliere chi ha segnato. Loro devono imparare dai più vecchi, sono giovani e possono limare qualche atteggiamento. Non mi piace parlare tanto dei giovani: negli ultimi anni il mondo del calcio ha creato troppi mostri che si sono persi per strada. Si parla dopo trecento partite. Quando ho accettato di prenderla, sapevo che era una squadra forte. Ma non bastava, dovevamo fare reparto. Bisogna soffrire per giocare a calcio. Non mi interessa se vanno a mangiare insieme, ma in campo si deve parlare la stessa lingua ed essere fratelli. Anche a me in carriera è capitato di non andare d'accordo fuori dal campo con qualche compagno. Con me c'è una metodologia di lavoro precisa sulla parte atletica. Le partite si preparano negli ultimi due giorni, e per un'ora-un'ora e un quarto si pedala. Chi è stanco mentalmente abbassa il livello dell'allenamento. Per fare sport bisogna faticare".

Gattuso in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio) 

“Se mi aspettavo una Roma così? Ho detto che nel primo tempo a tratti la Roma ci ha schiacciato, abbiamo sbagliato tatticamente, dovevamo palleggiare molto di più, tante volte abbiamo giocato palle di facile lettura. Non ho detto che il 4-2-4 ci ha facilitato, quando giochi con due attaccanti rischi di appiattirti, abbiamo trovato un po’ di campo aperto. Ripartenze? La soddisfazione più grande è vedere una squadra che non lavorava di reparto e che ora è compatta, quando deve levare profondità lavora bene, a livello tecnico la squadra era valida. La soddisfazione è vedere fare tutto quello che bisogna fare. Dove ho lavorato di più? Su questo aspetto qua, sento dire che non mi prendo mai i complimenti, ma da quando sono arrivato c’è gente che si è sacrificata, che ha sofferto, non si lavorava con questa metodologia. Il primo mese è stata dura, loro si sono messi a disposizione, hanno creduto fortemente a qualsiasi cosa ed è stata bravura loro. La preoccupazione più grande è non dimenticarsi le figuracce della mia gestione come Benevento e Verona, questa è una squadra che poteva avere molti più punti. Bisogna continuare partita dopo partita, la cosa che mi piace di più è che l’età media è 23-24 anni. Non dobbiamo dimenticarci come ci siamo arrivati, i sacrifici fatti, le parole dette. Dobbiamo portarcelo dentro e ricordarlo nei momenti di difficoltà. Su quale aspetto la Roma è più in difficoltà? La Roma non è in difficoltà, ha giocatori straordinari, con gambe, fisico, testa, tecnica. Veniamo da un buon momento, in cui abbiamo messo sotto tante squadre, non perdiamo da 12 partite. Credo fortemente che la Roma sia forte. Siamo stati bravi a rimanere in partita, a fare due gol in campo aperto”.