Cambio Campo - Fontana: "Roma-Verona match aperto a ogni risultato. Ogni discorso europeo al momento è prematuro per i gialloblu"

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Matteo Fontana, giornalista del Corriere di Verona, con il quale abbiamo parlato di Roma-Verona.

Che partita ti aspetti? Tatticamente come affronterà si sfideranno le squadre?
"La partita è aperta a ogni risultato: il Verona sta bene e lo dicono la classifica e il gioco, mentre la Roma viene da continui alti e bassi e da due partite senza vittorie in campionato. Il Verona ha la mente sgombra, non ha grossi obiettivi o ansie da classifica e la partita è davvero intrigante e affascinante. Il Verona sarà molto aggressivo, proverà a pressare alto e a limitare la tecnica della Roma. Il Verona gioca sempre e lo farà anche all'Olimpico".

Il Verona è ad appena 4 punti dalla Roma: l’obiettivo è un sogno a cui i gialloblu credono o non ci pensano?
"Questo è sempre un argomento delicato: pensare all'Europa ora è prematuro, anche perché non c'è solo la Roma, ma ci sono anche altre squadre e mancano ancora tante partite. Raggiunta definitivamente la salvezza, il Verona può anche vedere se ci saranno i margini per puntare a qualcosa in più, ma ora è presto per parlarne. Se il Verona continuerà così si potranno fare altri ragionamenti, se la squadra invece abbassasse il ritmo, cosa che sarebbe anche naturale, chiaramente il discorso è diverso. I ragionamenti d'Europa non sono vietati, ma ora sono affrettati".

Simeone è stato uno dei grandi protagonisti del Verona, ma nel 2022 il Cholito non ha mai segnato in campionato: cosa gli sta succedendo?
"Prima segnava in maniera impressionante, se avesse mantenuto quel ritmo ora sarebbe capocannoniere con 30 gol. Prima era in uno stato di grazia formidabile, ora non gli sta girando molto bene in fase realizzativa, ma il suo lavoro per la squadra rimane sempre fondamentale, sia per il pressing che per coadiuvare Barak e Caprari. Poi chiaramente per un attaccante il gol è importantissimo, quindi lui vorrà sbloccarsi e se continua a non segnare la situazione rischia di diventare un peso, ma per ora c'è molta tranquillità".

Nel match d’andata inizió l’ascesa del Verona di Tudor: dalla Roma alla Roma, ti aspettavi questo rendimento dei gialloblu?
"Francamente no, credo che il suo apporto sia andato oltre ogni più rosea previsione. Da quella partita con la Roma c'è stata una crescita continua, andando ad aggiungere a un attacco impressionante anche una maggiore tenuta difensiva, nonostante comunque il Verona spesso si espone comunque a livello difensivo. Immaginare la squadra già virtualmente salva e addirittura poter parlare di sogno Europeo è sicuramente una cosa sopra a ogni previsione".

Fermando Barak la Roma limiterebbe la pericolosità del Verona, che si affida a lui quando non può giocare palla a terra lanciando lungo su di lui?
"Barak è sicuramente un giocatore determinante, a livello tattico è importantissimo, a volte sembra che ci siano due Barak in campo perché ha atletismo e tecnica ed è un giocatore di altissimo livello. Sicuramente limitare Barak è importante per affrontare il Verona".

La Roma viene da una serie di risultati negativi, tra i pareggi con Genoa e Sassuolo e la sconfitta con l’Inter. Ti aspetti una Roma pronta a mettersi le difficoltà alle spalle o ancora alle prese con queste difficoltà?
"Questa è una domanda complicata: immagino che Mourinho si attendesse delle risposte diverse dalla sua squadra e magari la rosa della Roma ha anche delle carenze, ma ha un organico che varrebbe una classifica maggiore. Credo che la Roma abbia un potenziale che ancora non è emerso".