BORUSSIA-PARK - Pau Lopez: "Imparare in fretta la lingua mi ha aiutato. La squadra sta crescendo, non abbiamo degli obiettivi fissati, pensiamo partita dopo partita". FOTO! VIDEO!

07.11.2019 08:06 di  Simone Valdarchi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dall'inviato al Borussia-Park, Gabriele Chiocchio
BORUSSIA-PARK - Pau Lopez: "Imparare in fretta la lingua mi ha aiutato. La squadra sta crescendo, non abbiamo degli obiettivi fissati, pensiamo partita dopo partita". FOTO! VIDEO!
© foto di Gabriele Chiocchio

Giornata di vigilia per la Roma di Paulo Fonseca, che oggi è attesa dalla gara di Europa League in trasferta contro il Borussia Mönchengladbach. I giallorossi, dopo la rifinitura in mattinata a Trigoria, sono volati in Germania. Ieri, alle 18:45, il tecnico portoghese e Pau Lopez hanno parlato in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei cronisti presenti. Come di consueto, Vocegiallorossa.it vi ha fornito in diretta le immagini della conferenza e le dichiarazioni dei due protagonisti. Queste le parole del portiere spagnolo:

La Roma subisce meno ora, quanti meriti hai? Sei sempre stato abituato a giocare con i piedi o è una cosa nuova per te?
"Siamo una squadra che sta crescendo, nelle prime partite abbiamo subito molto, ma siamo migliorati e questo processo continuerà nei prossimi mesi. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, un allenatore nuovo e serve il tempo. La Roma vuole vincere e vuole farlo giocando bene, stiamo lavorando bene e stiamo crescendo ogni partita. È la squadra da seguire. Con il Betis giocavo già con i piedi, mentre all'Espanyol no. Grazie a Quique Setién ho imparato a giocare così e se sono arrivato in Nazionale è anche grazie a lui".

Secondo te le italiane snobbano l'Europa League? Dove può arrivare la Roma?
"Ho sempre pensato che le squadre italiane sono molto forti. È una competizione che mi piace molto, è importante per me e per tutta la squadra. Dobbiamo pensare partita dopo partita, non servono obiettivi ora, vediamo alla fine della stagione dove siamo arrivati".



Il portiere più forte del mondo? Quale portiere studi per poter crescere?
"Non studio nessuno in particolare, guardo tutti perché posso apprendere da tutti per migliorare. Non so quale sia il portiere più forte, è difficile sceglierne uno. Se ne devo scegliere due sono Oblak e ter Stegen".

Quanto conta imparare in fretta la lingua?
"Ho detto quando sono arrivato di voler imparare italiano velocemente, è importante per interagire con la squadra e con la città. I primi mesi, con Claudio (il traduttore della Roma, ndr) abbiamo fatto lezione quasi ogni giorno e devo essere grato a lui perché mi ha aiutato ad imparare velocemente".

Ti dà più adrenalina un attaccante che ti pressa o dover parare un calcio di rigore?
"Non me l'hanno mai chiesto. Non lo so, provo ad aiutare la squadra. Forse da fuori viene visto come più rischioso quello che facciamo, ma non è così. Mi piace giocare con i piedi, mi diverto".

© foto di Gabriele Chiocchio
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