Castan: "Peccato per l'ammonizione, ma prima o poi doveva succedere di rimanere fuori". VIDEO!

31.10.2013 23:48 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Castan: "Peccato per l'ammonizione, ma prima o poi doveva succedere di rimanere fuori". VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Castan in zona mista

"Peccato perché l'ammonizone credo non ci fosse, ho toccato il piede del giocatore però non avevo intenzione di prenderlo. Ma va bene lo stesso, sapevo che giocando tante gare prima o poi sarei dovuto star fuori. Questa cena è giusta, così si mangia meglio e si recupera perché domenica c'è una partita importante. Non avevo mai vinto dieci partite consecutive, in Brasile quando ho vinto il campionato mi ero fermato a otto. Benatia è bravissimo, mi piace lavorare con lui e sono felice. Grande giocatore e grande persona. il Mondiale? La cosa più importante è la Roma che ha creduto in me e mi ha portato qui, manca poco e so che è difficile perché ci sono tanti difensori forti. Però se c'è bisogno di me sono pronto".

Castan a Roma Channel

"Io e Benatia pilastri? Il record è una cosa buona, penso che nessuno ci avrebbe pensato. È una cosa incredibile, ci alleniamo sempre con questa voglia di vincere, non cambia con la partita. Sono felice di stare bene con Mehdi, è una cosa importante perché tutti aiutano nella fase difensiva, dobbiamo ringraziarli perché da soli sarebbe impossibile. Motivati dalle critiche? Ho sentito tante cose che non mi sono piaciuti, Sabatini sapeva chi aveva acquistato, tanti altri no. Posso dimostrare che posso giocare con Mehdi, ma continuiamo coi piedi per terra, vogliamo fare la storia qua a Roma. Quando Garcia è arrivato ha detto che dobbiamo tornare in Europa. Questo ha dato voglia, ha dimostrato che c'era fiducia. Stiamo facendo una cosa bella, mi piace parlarne perché dobbiamo, ma dobbiamo restare coi piedi per terra. Non sarà facile finire la stagione. Il Torino? Possiamo vincere, però con umiltà, non sarà facile a Torino. Poi c'è il Sassuolo e sarà una gara come quella di oggi. Se ci mettiamo la testa giusta possiamo fare bene, ora la testa a Torino anche se non gioco, se vinciamo a Torino penseremo alla prossima".

Castan a Mediaset

"Garcia è un grande allenatore, l'ha dimostrato dall'inizio e ora tutti lo possono vedere. E' un grande uomo, è importante nel calcio. Mi piace lavorare per lui. Noi teniamo i piedi per terra, mancano 28 partite, tante partite. Vogliamo arrivare in Europa, una squadra come la Roma deve giocare la Champions. La parola scudetto? Tutti ne parlano. Noi giochiamo per vincere, ma manca tanto. Possiamo sognare, possiamo, ma manca tanto. La squalifica? Eh, me la sono presa perché sono scivolato. Va bene così, l'arbitro ha deciso di ammonirmi... Non vorrei parlare dell'anno scorso, ero arrivato con tanta voglia di vincere e poi è andata male. Garcia è bravissimo, ci fa giocare con la fiducia: in me è tornata la fiducia, così va bene, La Nazionale? Difficile parlarne, ero uno dei migliori quando sono uscito dal Brasile. L'ho persa un po', lo scorso anno abbiamo preso tanti gol e si dicevano tante cose. Scolari mi conosce bene, sto qua e lavoro: intanto vinco qua, poi vedo...".

Castan alla Rai

"Quando noi difensori non troviamo gol siamo contenti. Con Benatia mi trovo bene. Adesso dobbiamo continuare bene e lavorare così da lasciare i nostri attacchi più tranquilli. Il nostro segreto è parlare. No, il segreto è l'unione del gruppo. Quando l'allenatore è arrivato ha riunito la rosa. Non mi piace giocare queste partite dove sono tutti chiusi. Abbiamo vinte sono felice, anche per Marco. Mancano ancora molte partite, speriamo di vincere sempre. Arrivato un sms da Scolari? No ma sono tranquillo mi ha già chiamato una volta. Se vado in nazionale è una cosa in più, sarebbe bello giocare il mondiale. Devo lavorare come ho sempre lavorato ancora prima di arrivare qua".