Mancini: "Manca cattiveria in attacco ma Di Francesco può portare lontana questa Roma"

19.01.2018 16:58 di  Danilo Magnani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Sky Sport
Mancini: "Manca cattiveria in attacco ma Di Francesco può portare lontana questa Roma"
© foto di Giacomo Morini

Amantino Mancini, ex calciatore di Roma e Inter, è stato intervistato da Sky Sport per parlare del match fra le due squadre in programma domenica sera a San Siro. Queste le sue parole:

Chi vince e perché?
“Speriamo sia una bella partita. Hanno due allenatori fra i più bravi in Italia. Speriamo si veda un bel calcio, anche se nelle ultime giornate entrambe hanno giocato un po' meno, ma hanno tante qualità”.

Dove si vincerà questa partita?
“Chi riuscirà a fare superiorità numerica riuscirà a vincere. Entrambe hanno qualità tecnica nei calciatori per fare l'uno contro l'uno”.

Ultimo trofeo della Roma nel 2008. Come mai?
“Difficile dirlo perché la Roma ha sempre avuto grandi squadre. Magari è mancata un po' di cattiveria, soprattutto sotto porta. Con più cattiveria questa Roma può andare lontano”.

Se parte Dzeko la Roma si ridimensiona?
“Di Francesco sta facendo bene e la squadra ha cambiato tanto dallo scorso anno. È partito bene, ora fa fatica”.

Come deve lavorare Di Francesco se la Roma non farà mercato?
“Conosce bene l'ambiente. È molto intelligente per far tornare la Roma al suo livello. La Roma ha qualità, può crescere. Nel girone di ritorno sarà più in forma, la sosta ha fatto bene”.

Spalletti?
“Per me è stato il più importante allenatore che ho avuto. Mi ha insegnato molto calcio. Chiede di fare male negli ultimi 30 metri, di attaccare il primo palo. Fa lavorare bene in attacco le proprie squadre. Di Francesco ce l'ho avuto come team manager, persona per bene e sincera, gli auguro ogni bene e spero possa portare la Roma in alto”.

I tuoi progetti per il futuro?
“Sono tornato da 4/5 mesi per fare questo percorso UEFA da allenatore. Mi ha richiesto tanto impegno ma devo fare ancora tanta strada, voglio partire dal basso. Sono tornato in Italia perché tatticamente è il paese migliore. Se riesco a imparare mischiando con la fantasia brasiliana, sarà importante. Allenare non è facile, devi essere anche psicologo, spero però di riuscire a diventarlo”.