Mourinho: "Mi dispiace per qualche fischio a Zaniolo, i miei giocatori danno sempre tutto. Vi chiedo per favore di non fischiarli. Pinto dice che siamo da Champions? Non commento"

13.01.2023 08:10 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Mourinho: "Mi dispiace per qualche fischio a Zaniolo, i miei giocatori danno sempre tutto. Vi chiedo per favore di non fischiarli. Pinto dice che siamo da Champions? Non commento"
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Nel post partita di Roma-Genoa ha parlato Mourinho.

José Mourinho a SportMediaset

La partita?
"La Roma dà sempre il massimo, per questo va il mio affetto ai ragazzi. Ho imparato da bambino che quando uno dà il massimo, non è obbligato a dare di più. Per questo, l’unica cosa che mi è dispiaciuta è stato sentire qualche fischio. Ma quando c'è una persona che prende uno stipendio dalla Roma e dopo davanti ai microfoni fa critica a un giocatore, apre la porta perché la gente sente, ovviamente, la gente che ha una storia in questo club. La mia storia è piccola nel club, ma magari la gente mi ascolta. Per favore non fischiate i giocatori, che danno tutto quello che hanno. Se non hanno di più, non danno di più”

Pellegrini come sta?
“Ha qualche problema, vedremo domani. Volevo risparmiare tutti e due ma Gilardino mi ha regalato una partita difficile e senza Pellegrini volevo fare di tutto per non andare ai supplementari. Potevo mettere giovani come Volpato, ma ho deciso di mettere Dybala. Sono i giocatori bravi a fare gli allenatori bravi. Ci sono allenatori bravissimi che fanno gli allenatori bravissimi. I tre dietro ci hanno dato tanta sicurezza, poi è entrato Paulo (Dybala, ndr) che è un'altra cosa, è un profumo diverso”.

Gli scontri tra romanisti e napoletani?
“Il mio lavoro è quello di allenare e secondo qualcuno alleno male. Io alleno e basta”.

Tiago Pinto ha detto che avete tutto per arrivare in Champions.
“Il Direttore è il Direttore. Un allenatore non deve commentare le parole di un Direttore. Se sono d'accordo o non sono d'accordo, non devo dirlo pubblicamente”.

Mourinho in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Marco Rossi Mercanti)

Quando entra Dybala, tutti sembrano dare qualcosa in più: è merito dell’argentino o dei compagni?
“La squadra dà sempre il massimo, quando giochi 40-50 partite in una stagione sembra che non diamo il massimo. La squadra e i giocatori sono intoccabili da questo punto di vista. Paulo è un giocatore che rende la squadra e l’allenatore più bravo, ci sono tecnici che hanno 4-5 giocatori come lui, chi ne ha 11, chi ne ha 20. Noi non ne abbiamo né 7 né 8, con Dybala la musica è diversa. La squadra stava creando molto, non dimentichiamoci che Gilardino ha messo bene in campo la squadra, sono riusciti a costruire dal basso e mi è piaciuto molto. Voglio dare credito alla squadra”.

Qual è il suo stato d’animo?
“Sono contento e do sempre il massimo, è questo quello che importa. Io do sempre il massimo per quello che faccio, se non parlo da due mesi è perché sono stato squalificato e non parlo mai quando lo sono. Oggi posso parlare con voi e dico una cosa che magari non vi interessa molto, però voglio ringraziare il presidente della Federazione portoghese, quello che mi ha detto mi ha reso molto orgoglioso. Dire che ero la sua unica scelta e che avrebbe fatto di tutto per portarmi a casa, mi ha fatto molto piacere. Non sono andato però, sono qua e do il massimo”.

Zaniolo?
“Mi dispiace aver sentito dei fischi al momento del cambio. Una delle cose che mi dà orgoglio sono i numeri dell’Olimpico che è sempre sold-out, mi fa molto piacere anche se non è opera mia. L’empatia si è creata da tanto tempo, come gruppo diamo sempre il massimo e mi dispiace aver sentito qualche fischio per Zaniolo, è un grande esempio di ragazzo che dà il massimo. Ho imparato da piccolino che, se dai il massimo, non puoi dare di più. Zaniolo dà tutto quello che ha, la mia storia della Roma è piccola ma la gente mi sente. Dico che possono fischiare la squadra, l’allenatore, il risultato ma non il giocatore singolo. Mi dispiace per Zaniolo, mi dispiace che il mio club non abbia la personalità di andare dritto. Invece che andare qua, puoi andare di qua e di là”.

Questa Roma può vincere la Coppa Italia?
“Prima di tutto dico che mi piacerebbe tanto vincerla, l’ho vinta una volta giocando contro la Roma, mi piacerebbe vincerla giocando con la Roma a Roma. Penso che sia la peggior coppa d’Europa, non protegge i più piccoli. Non dà animo a quello che è un show, parlo del Torino per esempio che vince sul campo del Milan campione d’Italia, poi deve giocare la prossima eliminatoria fuori casa, questa struttura della Coppa Italia non la capisco. Abbiamo giocato contro una squadra di Serie B con lo stadio pieno, se ci sono stadi vuoti devono capire perché noi siamo pieni e gli altri no. L’anno scorso siamo finiti sesti, quello prima settimi e io voglio investire sulla Coppa Italia, ma una squadra più bassa non vuole giocare, che motivazione ha questa gente? Il Torino ha vinto contro i campioni d’Italia, ha fatto la grande storia degli ottavi di finale e deve giocare fuori. Dov’è la bellezza della Coppa Italia? Sarebbe bello giocare in un campo di B o di C, dov’è questo? Perché la gente lo accetta. La prossima eliminatoria sarà o a Napoli o in casa nostra con la Cremonese, se perdiamo come l’anno scorso perdiamo ma cercheremo di vincere. Per una rosa come la nostra, giocare tre competizioni insieme è molto duro. C’è troppo accumulo per gente di più qualità, è un grande rischio far giocare 3-4 giocatori che non giocano sempre o mettere tanti bambini insieme, avrei potuto fare Bove-Tahirovic ma non l’ho fatto. Se vogliamo vincere la Coppa Italia non dico che vogliamo perché lo vogliono tutti, cercheremo di vincere la prossima partita della manifestazione”.

Mourinho ai canali ufficiali del club

Commenti sulla partita?
"Una parola sul Genoa e su Alberto (Gilardino, ndr), squadra ben organizzata, che si è difesa molto bene e ha cercato di chiudere tutto. Ha avuto anche qualità e il desiderio di costruire dal basso e di tenere la palla. Hanno fatto una buona partita ed è stato difficile per noi, ma il nostro atteggiamento è stato intoccabile, siamo stati in controllo della partita dal primo all'ultimo minuto. Non del risultato, perché 1-0 è un risultato aperto".

Contento di come ha lavorato la squadra in questo inizio 2023?
"Se tu lo consideri positivo è perché tu non sei intossicato da parole di qualche fenomeno con il microfono davanti. Quello che importante è dare sempre il massimo ed è una cosa che ho imparato da bambino. Abbiamo vinto col Bologna, vinto oggi e pareggiato col Milan e magari la sconfitta arriverà ma noi diamo sempre il massimo. Oggi non mi sono piaciuti tanto i fischi su Zaniolo perché è un ragazzo che dà il massimo, ma quando c'è una persona che prende lo stipendio dalla Roma e dice che deve dare di più e le persone lo ascoltano, ha sicuramente un'influenza sulla gente. Magari la gente sente anche me, io dico che se un giocatore dà tutto quello che ha non è obbligato a fare di più, e Zaniolo dà tutto quello che ha".