Osvaldo: "Quella della rovesciata emozione tagliata"

24.11.2011 08:56 di  Claudio Lollobrigida   vedi letture
Fonte: La Gazzetta dello Sport - Cecchini
Osvaldo: "Quella della rovesciata emozione tagliata"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

La Gazzetta dello Sport - Giacca chiara, maglietta di Steve McQueen, capelli sciolti e quell'aspetto un po' scanzonato. Osvaldo, grande sorpresa tra i nuovi acquisti della Roma, parla di se stesso a ruota libera. E quando gli viene chiesto se gli dia fastidio che gli si ricordi di essere stato l'acquisto più costoso della Roma, la risposta è chiara: "No, mi ha fatto piacere perché significa che sono forte". Vocegiallorossa.it vi propone un estratto dell'intervista.                                                                                                                                                                                                                         

A Roma in molti lo paragonano a Batistuta, un'eredità pesante da portare:                                                                                                  
"Siamo diversi. Lui ogni palla che toccava faceva gol. Era più potente, più concreto, forse io sono più tecnico".                                                      

E quella magia in rovesciata annullata ingiustamente contro il Lecce grida vendetta:
"Un errore ci può stare, ma mi dispiacerebbe se fosse stata mancanza di concentrazione. Io avevo capito subito che il gol era valido. È stata una emozione tagliata".



Alla Roma manca qualcosa per vincere: 
"Siamo una squadra con tanti nuovi, ma a 5 punti dal primo posto può succedere di tutto, non mi pongo limiti. Io gioco per vincere, però so che saremmo soddisfatti anche di tornare in una coppa europea".

Quella maglietta "Vi ho purgato ancora" mostrata al derby dicono che abbia portato sfortuna:
"La scaramanzia è roba da deboli e al prossimo derby non ci penso. Non sono un tifoso della Roma e perciò non ho nulla contro la Lazio. È solo una cosa fatta in onore di Totti che non poteva giocare".

La partita più emozionante:
"Un Espanyol-Barcellona. A pochi minuti dall'inizio ci fecero vedere un video con interviste dei blaugrana su di noi. Entrai in campo che avrei ammazzato tutti. Finì 0-0, cioè bene".

Il suo futuro dopo il calcio:
"Vorrei fare il musicista. Studio chitarra e pianoforte, mi piacciono Pink Floyd e Rolling Stones. Non sono un amante del calcio, lo gioco e basta. Poi stacco la spina".